2 NOVEMBRE, UNA RICORRENZA PIÙ FORTE NEI COMUNI MEDIO-PICCOLI E NEL SUD. L’INDAGINE DELL’ISTITUTO CATTANEO.

Il 2 novembre, oltre 18 dei quasi 50 milioni di italiani di 18 anni e oltre si recheranno in un cimitero per rendere omaggio e ricordare un familiare stretto, un parente lontano, un amico. Questo è uno dei numeri che emerge dall’indagine condotta dall’Istituto Cattaneo, nelle settimane precedenti la giornata della commemorazione dei defunti e relative al 2 novembre 2021. Il report rivela, per la prima volta in Italia, come si distribuisce la partecipazione a questa ricorrenza nel territorio italiano, il suo carattere familiare e sociale e la sua popolarità.

Asher D. Colombo – Barbara Saracino

Domani, il 2 novembre, oltre 18 dei quasi 50 milioni di italiani di oltre 18 anni si recheranno in un cimitero per rendere omaggio e ricordare un familiare stretto, un parente lontano, un amico. Sono questi i numeri che emergono dall’indagine condotta da Orme, l’Osservatorio per la Ricerca sulla Morte e le Esequie dell’Istituto Cattaneo, nelle settimane precedenti la giornata della commemorazione dei defunti e relative al 2 novembre 2021. 

La Tabella 1 rivela, per la prima volta in Italia, come si distribuisce la partecipazione a questa ricorrenza nel territorio italiano. La quota di popolazione che domani si recherà in un cimitero cresce passando dalle regioni del Centro a quelle del Nord, con una leggera prevalenza del Nord-Ovest sul Nord-Est, per raggiungere il massimo nelle regioni meridionali e insulari. Qui si recheranno al cimitero ben 7 milioni di persone, pari a oltre il 43% del totale degli ultradiciottenni residenti in quelle regioni.

L’incidenza delle viste al cimitero in occasione del 2 novembre, poi, cresce al diminuire della dimensione dei comuni, e raggiunge i valori più alti nei comuni con 20 mila residenti o meno. Degli oltre 25 milioni di italiani con più di 18 anni che vivono in questo tipo di comuni,ben 11 milioni visiteranno i propri defunti in occasione del 2 novembre.

I livelli di rispetto della tradizione, quindi, risultano tutt’altro che trascurabili in tutto il paese, ma è nei comuni di dimensioni medio-piccole e piccole, e nelle regioni meridionali, che il 2 novembre è maggiormente sentito e i livelli di partecipazione più elevati.

 

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https://www.cattaneo.org/wp-content/uploads/2018/03/2022-Comunicato-gli-italiani-e-il-2-novembre.pdf