29 settembre…e oltre. Il giorno più memorabile per gli Italiani (dopo l‘8 settembre).

 

L’unica canzone, volutamente stravolgente il genere, che racconta una storia mentre si svolge in tempo reale su due giorni (29 e 30 Settembre).

 

Antonio Payar

 

Fra le molte persone, anche celebri, che il primo Covid falcidiò senza che neanche si abbia avuto il tempo di rendercene conto ci fu il Maestro marchigiano Detto Mariano, il 25 Marzo del 2020. Da “Sei rimasta sola”, non si poteva sentire una canzone di Adriano Celentano, e del Clan, senza vederci dentro l’opera di Mariano Detto, di cui Detto Mariano era lo pseudonimo. Lui e Adriano si erano conosciuti durante il servizio militare, e poi non si erano più fermati.

 

Detto Mariano, grande insuperabile arrangiatore – una vera e propria arte – viene chiamato da Battisti e Mogol al capezzale di un brano di cui Battisti aveva iniziato la tormentosa composizione nell’autunno del 1966, e ancora senza titolo dopo Sanremo del 1967. Battisti lo completa e Detto Mariano gli dà il tono che avrebbe dovuto avere la prima canzone del rock psichedelico italiano (“…il mondo che girava intorno a me…”). L’immagine della copertina del 45 giri è esplicita.

 

 

Dall’inserimento della voce dello speaker del giornale radio il brano prende il titolo di “29 Settembre”. Quando la canzone entra nel 30 Settembre (“Mi son svegliato e,/ e sto pensando a te”) non si capisce se il 29 è stato un sogno oppure qualcosa che è successo davvero. E questo ‘qualcosa’, sogno o realtà che sia, anticipa la rivoluzione sessuale del ’68: un adulterio? Suvvia, un’avventura sessuale acida.

 

Mediaticamente: tabù totale. Erano i tempi in cui, come recentemente ha annotato Bianca Pitzorno (chi si ricorda “Chissà chi lo sa?”?), se dicevi ‘membro di…’ in trasmissione, la sera ricevevi una telefonata a casa di un funzionario Rai che, chiedendoti perentoriamente spiegazioni ti ingiungeva per una prossima volta di dire ‘facente parte di…’. Per non parlare dei consigli ad evitare parole come ‘magnifica’ ecc.: perché se fosse andata via la corrente sul ‘magni-‘, c’era da immaginarsi da dove sarebbe ripreso l’audio appena il televisore si fosse riacceso.

 

Ma su queste cose Dalla sarà più esplicito con “4/3/1943”, del 1971. Non a caso fu ripresa dalla Nuova Equipe 84, che la portò a dominare la hit parade. Sempre quell’astuto fiutatore di Maurizio Vandelli, in contrasto proprio con Detto Mariano, che insisteva a cercare di farla cantare come suo esordio a Battisti, convinse Lucio a cedergliela, a lui, all’Equipe 84 e al loro produttore Pier Farri. Fu così che dal Marzo del 1967 Vandelli domina per cinque settimane la hit parade, e a noi lascia una data indelebile nella musica leggera (ma mica tanto…), nel costume e nella società italiana.