“I medici di famiglia, come la stragrande maggioranza dei medici iscritti all’Ordine di Roma, non hanno nessuna ‘resistenza’ a somministrare i vaccini” anti-covid. “Sono pronti. Ma servono i vaccini e la necessaria organizzazione. Non si può buttare la croce sui professionisti se non si procede spediti a causa delle carenze di dosi: servono i sieri e la possibilità di sedersi attorno a un tavolo per organizzare nel migliore dei modi”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma, dopo le polemiche dei giorni scorsi dovute alla partenza lenta delle inoculazioni negli ambulatori dei dottori di famiglia.

Su circa 4mila medici di famiglia della provincia di Roma – sottolinea Magi – i mille che hanno dato immediatamente l’adesione quando sono andati a ritirare i vaccini hanno avuto un solo flaconcino con 11 dosi. Non mi sembra che così si possa incidere molto sulla campagna vaccinale”. Chi non ha aderito, precisa il numero uno dell’Omceo capitolino, lo ha fatto per motivi organizzativi come studio inadeguato, personale di studio non vaccinato, “problemi che possono essere superati organizzando le vaccinazioni in altre sedi. E anche in questo caso serve l’organizzazione, la cui mancanza non può essere imputata ai medici. Serve sapere dove, quando, quali sono i turni, quali orari per evitare di sovrapporsi agli orari di studio ordinario”.

In ogni caso, ribadisce Magi, “non mancano certo i vaccinatori. Non ci sono solo i 4mila medici di famiglia a Roma. Sono disponibili gli specialisti ambulatoriali, i liberi professionisti. All’Ordine sono arrivate tutte le disponibilità. Ma ci vuole l’organizzazione. Solo nella Capitale è pronto un esercito di 30mila medici su 46mila, tenendo conto di chi non può vaccinare per problemi di salute o età. Se si desse a tutti la possibilità di fare un vaccino al giorno ci sarebbero 30mila vaccinati nella capitale”.

“I professionisti ci sono – ribadisce – devono essere solo organizzati e, soprattutto, servono i vaccini”. Ma visto che “prima di aprile sarà difficile avere i vaccini per tutti, intanto mettiamo a punto un sistema preciso. Così non avremo perso tempo”, conclude il presidente Omceo Roma.