A Venezia 17 artisti lanciano il Manifesto degli Eclettici

26 Novembre 2019  Ore 16.00 Spazio Thetis

Oggi presso lo Spazio Thetis- hub dell’arte contemporanea – verrà presentato il Manifesto costitutivo del movimento artistico de “Gli Eclettici” da diciassette artisti: Baroni, Bucca, Cannata, Dalla Venezia, Dorbich, Sissi Di Martino, Eulisse, Jei, Giancaterino, Grossi, Leone, Nono, Omura, Pastega, Pegoraro, Popdimitrov e Valle.
Il gruppo, che dopo anni di frequentazione è ora riunito nei laboratori di Forte Marghera, è costituito da artisti differenti per tipologia di linguaggio e generazione, ma condivide e caldeggia la possibilità di una produzione artistica basata sulla libertà e la trasversalità dei linguaggi espressivi pur prendendo le distanze da video, facili provocazioni, giochi per computer.

Con il sostegno della Fondazione Micromega Arte e Cultura Gli Eclettici si ri/propongono di praticare la Babele dei linguaggi e della trasgressione continua a fronte di un forte condizionamento imposto dall’esasperazione delle logiche di mercato. Logiche che sembrano costringere perfino artisti di alto livello a ripetere la propria opera all’infinito, “essi – dice il Manifesto – sembra abbiano abbandonato la propria libertà, l’avventura, il desiderio di esplorare i fenomeni dei mutamenti della società e della natura”

“Alcuni critici hanno inventato diversi movimenti come la Transavanguardia, l’Anacronismo, l’Arte Povera. Movimenti nati non dal pensiero degli artisti ma legati a persuasioni occulte, cioè a gruppi economici che hanno creato un mercato costruito su falsi valori” scrive fra l’altro il pittore veneziano Vincenzo Eulisse nel Manifesto costitutivo del gruppo, a voler sottolineare che il movimento nasce invece dalla volontà coordinata degli artisti, senza alcuna imposizione o guida esterna.

Tra i firmatari del Manifesto anche Paolo Cimarosti, Davide Federici, Silvano Gosparini, Silvestro Lodi, Pino Mascia, Luciano Menetto, Giandomenico Romanelli, John Thomas Spike, Toni Toniato, Alberto Vitucci e Andrea Zaniol, come sostenitori del movimento.