Addio Gigi

Avrebbe compiuto oggi 80 anni

Gigi Proietti è morto per gravi problemi cardiaci, dopo essere stato ricoverato in terapia intensiva in una clinica romana.

In passato Gigi Proietti aveva accusato dei problemi al cuore. Nel 2010 venne ricoverato nell’unità di terapia intensiva coronarica dell’ospedale San Pietro, ma fortunatamente la situazione si risolse, tanto che l’attore trovò la forza di scherzare sulla vicenda già nei giorni successivi alla degenza, che lo stesso Proietti cercò di tenere nascosta.

Gigi Proietti nella sua carriera è stato attore, comico, cabarettista, doppiatore, conduttore televisivo, regista, cantante, direttore artistico e insegnante italiano. Faceva parte di quella cerchia di artisti di formazione teatrale, campo nel quale ha mietuto notevole successo sin dagli inizi degli anni sessanta. Noto per le sue doti di affabulatore e trasformista, era considerato uno dei massimi esponenti della storia del teatro italiano; nel 1963 grazie a Giancarlo Cobelli esordì nel “Can Can degli italiani”, per poi interpretare senza sosta numerosi spettacoli teatrali sino a “A me gli occhi, please”.

Verso la fine degli anni settanta ha anche aperto il Laboratorio di Esercitazioni Sceniche, che ha visto tra i suoi allievi numerosi personaggi divenuti poi volti noti dello spettacolo italiano.

Ha raggiunto la consacrazione cinematografica nel 1976 con il celebre Febbre da cavallo, nel ruolo dell’incallito scommettitore Mandrake, che con il passare degli anni è divenuto un vero e proprio film di culto.

A partire dagli anni novanta, parallelamente al successo ottenuto in teatro, è stato protagonista di svariate serie televisive di successo, prima fra tutte la serie RAI “Il maresciallo Rocca” iniziata nel 1996 e divenuta una delle serialità di maggior audience della televisione italiana, spianandogli inaspettatamente la strada verso una vera e propria seconda giovinezza. Sempre per la RAI è stato San Filippo Neri nella miniserie Preferisco il Paradiso, il cardinale Romeo Colombo da Priverno in L’ultimo papa re, il misterioso generale Nicola Persico in Il signore della truffa, e lo stravagante giornalista Bruno Palmieri in Una pallottola nel cuore.

Molto riservato sulla sua vita privata, dal 1967 alla morte è stato sposato con un’ex guida turistica svedese, Sagitta Alter, dalla quale ha avuto due figlie: Susanna e Carlotta, anche loro attrici. Politicamente si dichiarava vicino al centro-sinistra, pur mantenendo indipendenza dai partiti. Il 30 settembre 2013 ha ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Viterbo.

Fu nominato Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana il 27 dicembre 1991 e Grande Ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana il  1º aprile 2003.