Resterà nei nostri cuori la sua immagine di persona discreta e riservata, mai un eccesso di ostentazione di visibilità, mai una parola di troppo, un vero gentiluomo dai nobili sentimenti.

Indimenticabili le colonne sonore di molti film ai quali – oltre la trama – ha dato un’anima inscindibile dalle immagini: nel ricordo di chi ha visto e ascoltato restano un tutt’uno irripetibile.

Vincitore di due Oscar, di tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’argento, due European Film Awards, un Leone d’Oro alla carriera e un Polar Music Prize. Ha venduto inoltre più di 70 milioni di dischi. 

Ha orchestrato più di 500 film, ricevuto una serie infinita di premi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

Lui e Sergio Leone (erano stati compagni di scuola) hanno costituito una coppia straordinaria, specie per gli western all’italiana: indimenticabili: Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il bello, il brutto, il cattivo, C’era una volta il West, Giù la testa, fino al capolavoro assoluto per entrambi, quel “C’era una volta in America”, che per sceneggiatura, trama e musiche resta uno dei più importanti e visti film di tutti i tempi.

Direttore d’orchestra resta forse il più grande compositore di colonne sonore di film di sempre.

Il 26 febbraio 2016 gli è stata attribuita la stella numero 2574 nella celebre Hollywood Walk of Fame. Il 27 dicembre 2017 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, il secondo grado in ordine d’importanza. 

Vogliamo ricordare alcune delle colonne sonore che hanno dato un’impronta indelebile a film d’autore, creando connubi vincenti, esaltanti, commoventi: la sua musica non accompagnava la trama, le dava un volto, un’anima, un cuore, la interpretava fino a renderla unica oltre il suo intrinseco valore scenografico e cinematografico. 

Dopo quello con Sergio Leone altrettanto importante è stato il sodalizio con Giuseppe Tornatore.

L’elenco è infinito e ciascuno vi attinge la musica che ha accompagnato stati d’animo e sensazioni indimenticabili, poiché hanno fatto intimamente parta della nostra vita.

Oltre alla citata serie degli western e al capolavoro assoluto “C’era una volta in America”, non possiamo dimenticare “La classe operaia va in paradiso”, “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, “Bianco, Rosso e Verdone”. “Nuovo cinema Paradiso”, “La piovra”, “Frantic”, Gli indifferenti”, “Stanno tutti bene”, “Gli intoccabili”, “Una pura formalità”, “Sostiene Pereira”, “La leggenda del pianista sull’oceano”, “Malena”, “Baaria”; La migliore offerta”, “La sconosciuta”.

Dobbiamo solo scusarci per non citarli tutti.

Siamo cresciuti con lui, la sua musica ha accompagnato i momenti importanti della nostra vita, non era solo un grande direttore d’orchestra ma un musicista e compositore sopraffino, ha dato voce ai nostri sentimenti fino alle lacrime, ha saputo entrare in ogni cuore e sostarvi con infinita dolcezza.

Ora che ci ha lasciati, a 91 anni, dopo una carriera irripetibile, da standing ovation, la sua musica, avvincente, commovente, dolce, appassionata, intensa, meravigliosa resta dentro di noi come parte dell’ identità di ciascuno di noi, un rifugio sicuro per la nostra intimità dove –rievocandola alla mente e al cuore – avremo ancora tante volte l’occasione di ricordarlo e ritrovarlo  come uno straordinari e discreto compagno di viaggio di cui forse solo adesso che se ne è andato, comprendiamo l’incommensurabile grandezza e l’incolmabile assenza.

Ma il dono della musica che ci ha lasciato resta una fonte di ispirazione e di conforto per tutti, in ogni alterna vicenda dell’esistenza. E questa è pur sempre una impagabile consolazione alla fatica di vivere.