Pioli: "Sono stati 10 giorni difficili"

Roma, 26 apr. (askanews) – “Sono stati 10 giorni difficili”. Stefano Pioli esordisce così nella conferenza stampa di presentazione di Juventus-Milan, match clou della giornata di serie A. “È facile, tra virgolette, perché non possiamo fermarci a queste delusioni che abbiamo subito e che abbiamo dato a questi tifosi, quindi per forza dobbiamo avere la voglia, il riscatto, il rimanere compatti e il desiderio di vincere le partite fino a campionato. Soffriamo di queste situazioni, ma abbiamo il dovere di rialzarci” le parole del tecnico rossonero.

Domani “Dovremo lottare, dare il massimo, come se fosse l’ultima partita: essere concentrati, determinati. Vogliamo difendere il secondo posto”. “L’Inter è quattro anni che ha la squadra più forte del campionato e ha vinto solo due scudetti. Noi non l’abbiamo mai avuta, abbiamo vinto un campionato, ma abbiamo dato tutto, pur non riuscendo ad alzare il nostro livello di gioco”. Il senso di queste ultime partite è “dimostrare chi siamo, che siamo il Milan”. Pioli al passo d’addio, secondo i giornali. “Non ci sono state vie di mezzo in questi 5 anni, o positivo o negativo. Se potessi cambiare il risultato dei derby darei tutto quello che ho, ma non si può più fare. Io per primo devo avere le spalle larghe. È stato un dolore forte vedere gli avversari festeggiare”. Il punto debole: “La cosa più evidente è stata l’uscita dall’Europa League, poi quel mese in cui abbiamo preso il distacco dall’Inter. L’Inter è più forte, è stata più continua, più solida. Non siamo stati comunque gli unici a non tenere il passo”. Cosa sta dando Ibrahimovic: “Zlatan era qui ieri e l’altro ieri, è sempre vicino a noi, ci dà il sostegno per superare il momento negativo. Siamo insieme e insieme cerchiamo di superare il momento difficile. Theo è un giocatore fortissimo e sarà importante per il futuro del Milan”. Non essere in conferenza stampa dopo la sconfitta nel derby “è stata una scelta della società. Mi sono sempre assunto le mie responsabilità, altrimenti stavo in silenzio stampa fino a fine stagione”. Inzaghi ha fatto i complimenti al Milan dicendo che saranno validissimi avversari anche l’anno prossimo: “Fa onore a Inzaghi, anche se è più facile fare i complimenti quando vinci. L’anno scorso l’Inter ha preso tanti punti dal Napoli, poi le stagioni si azzerano e l’Inter quest’anno ha vinto lo Scudetto. Le cose cambiano”. Visto che c’è l’Inter davanti viene sminuito il Milan: “Credo che sia stato un errore non sottolineare il cammino in Champions l’anno scorso, non so da cosa sia dipeso… Però è inutile nasconderlo: il fatto che a vincere lo Scudetto e ad eliminarci sia stata l’Inter è tutto ciò che fa la differenza nel nostro ambiente. Quando vinceva la Juve e il Milan arrivava quinto-sesto tutto ok, ora che c’è l’Inter tutto viene rimarcato di più”. COme motivare la squadra: “semplice: tocca a noi dimostrare che possiamo finire bene la stagione. Se pensiamo di affrontare le prossime partite senza stimoli sarebbe un grave errore: conosco i miei giocatori e so che non lo commetteranno”.