Articolo pubblicato già sulle pagine della Voce e il Tempo

Tutte le religioni mercoledì primo gennaio, nella Giornata Mondiale della Pace, si sono ritrovate al Sermig di Torino per chiedere insieme il dono della pace nella costruzione del bene comune contro l’emergere di odio e violenze sia da parte della politica sia da fondamentalismi di vario genere.

A promuovere l’incontro, in una sala gremita in ogni posto, il coordinamento interconfessionale «Noi siamo con Voi», guidato da Giampiero Leo.

Nell’aprire la serata Leo ha evidenziato i contenuti di un documento condiviso dai rappresentanti delle religioni presenti, cristiani delle diverse confessioni, ebrei, musulmani, buddisti e induisti, che sottolinea «sia la necessità che, a livello locale e globale, si torni a respirare un’atmosfera di concordia o, quanto meno, di dialogo, tolleranza e rispetto reciproco, sia che si faccia ‘pace con il clima’, ovvero con il nostro pianeta, il creato».

Don Andrea Pacini, presidente della Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, ha letto un messaggio inviato dall’Arcivescovo mons.  Cesare Nosiglia a nome delle diverse confessioni religiose, a partire dal messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della Pace 2020: «La pace come cammino di speranza, dialogo, riconciliazione e conversione ecologica».

«La cultura dell’incontro», ha sottolineato mons. Nosiglia, «tra persone che si riconoscono fratelli e sorelle rompe ogni cultura della minaccia, dell’estraneità o del rifiuto».

Ed ecco l’appello alle comunità religiose e ad ogni credente: «nel contesto odierno», scrive l’Arcivescovo, «diventa sempre più urgente testimoniare ogni giorno e in qualsiasi circostanza della vita, anche sociale, che si può e si deve scommettere sulla forza del bene che vince il male, su un progetto di società assicurato da una giusta e pacifica solidarietà tra tutte le persone, differenti tra loro ma parte della stessa umanità. La diffusa insicurezza e paura dell’altro, infatti, tarpano le ali dell’amore e rendono indifferenti verso tutti, poco

inclini a credere e sperare in un mondo dove dominano i ponti e non i muri».

Tra le istituzioni sono intervenuti il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ha richiamato la necessità di una politica che metta al centro il rispetto dell’altro, e in rappresentanza del Comune di Torino l’assessore Marco Giusta.

Significativa la presenza di una nutrita delegazione del movimento delle «Sardine», che si oppone ai populismi e all’odio in politica, e del gruppo studentesco «Fridays for future» che sta chiedendo ai governi dei diversi Paesi del mondo interventi urgenti e concreti per salvaguardare l’ambiente.

«Il movimento ‘Noi siamo con Voi’», sottolinea Leo, «nato cinque anni fa fin dalla sua fondazione lavora sui temi della pace, del dialogo e di una politica per il bene comune e il rispetto dell’ambiente. Per questo guardiamo con stima tutti quei movimenti che si battono per questi obiettivi e che respingono i rischi di strumentalizzazione politica e demagogia».

«È giunto il tempo», recita il documento «2020 Un clima di Pace» sottoscritto dalle diverse confessioni religiose, «in cui le religioni si spendano più attivamente, con coraggio e audacia, per aiutare l’umanità a maturare la capacità di riconciliazione, la visione di speranza e gli itinerari concreti di pace: una visione di ampio respiro che affronti il ruolo positivo e propositivo delle religioni dell’epoca attuale».

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