Fu l’uomo politico che colse per primo nel dopoguerra l’esigenza di stimolare attraverso lo sviluppo delle diverse discipline sportive, e specialmente del calcio, una forte motivazione di autentico spirito nazionale.

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Giustamente  lunedì, nella cerimonia al Quirinale, il Capo dello Stato ha detto agli azzurri: “Avete riunito gli italiani”. Verissimo. Lo sport ha anche questa forza. 

Andreotti lo aveva intuito sin dagli albori della Repubblica.  Non si trattava, allora come ora e come sempre  fanno le dittature, di strumentalizzare lo sport come mezzo di alienazione di massa, come strumento cioè di distrazione collettiva, piuttosto come “legamento” di tutto il tessuto sociale nazionale. L’Italia del dopoguerra era ancora terribilmente divisa: Resistenza/Fascismo, Repubblica/Monarchia, Nord/Sud, Città/Campagna, Industria/Agricoltura…

La missione del governo era primariamente quella di unire il paese: l’amnistia del ministro Togliatti, l’impegno per la scuola e la reindustrializzazione, miravano esattamente a questo. 

Ma non bastava. Occorreva riunire il paese emotivamente, al di là di ciò che potevano fare governo e partiti. Come era accaduto con la tragedia del Grande Torino. 

E Andreotti a De Gasperi: “Presidente, investiamo sullo sport!”. “Pensaci tu, fatti venire qualche idea, che non sia e non sembri una volgare strumentalizzazione, però”. 

Andreotti si mise al lavoro con Onesti, il Presidente del CONI. L’Italia chiese subito le Olimpiadi. La prima data utile era il 1960. Il Comitato Olimpico Internazionale pose però la condizione di uno Stadio nuovo a Roma. “Che problema c’è?”. E subito partirono i lavori. 

Purtroppo mancavano le risorse, perché De Gasperi non era disponibile a sottrarle agli investimenti produttivi. E i due (Andreotti e Onesti) che si inventano? Il Totocalcio. Con il vincolo di destinare gli introiti, compresi quelli fiscali, alle strutture e alle attività di tutte le discipline sportive. 

E così arrivammo “alla grande” alle Olimpiadi e all’esplosione di tutto lo sport nazionale.

[tratto dalla pagina Fb dell’autore]