Appello all’unità politica dei cattolici democratici e dei cristiano sociali.

Riportiamo la seconda parte del documento che il Presidente dell’Associazione dei Liberi e Forti (ALEF) ha presentato (insieme al prof. Giannone) il 12 agosto scorso come ‘ultimo appello’  in funzione di un prossimo congresso della Dc, guidata da Renato Grassi, possibilmente aperto ad altre componenti di analoga identità e cultura politica.

 

Ettore Bonalberti

 

Oggi, stiamo ancora scontando la grave emergenza economica intervenuta a seguito dei Dpcm e delle scelte del Governo giallo-rosso (M5S+PD) di Giuseppe Conte e per fortuna l’arrivo di Mario Draghi, peraltro un neo liberista internazionale, con il Gen. Figliuolo hanno contenuto gli effetti della pandemia Covid19 con un’efficace piano di vaccinazione e decisioni, meno filo cinesi e più atlantiste, per favorire la ripresa economica.

 

In queste fasi di crisi, vogliamo richiamare l’insegnamento dei grandi Testimoni Italiani del Popolarismo e della Democrazia Cristiana: Don Luigi Sturzo, Alcide de Gasperi, Amintore Fanfani, Aldo Moro, Carlo Donat Cattin, Albertino Marcora, Mariano Rumor, Remo Gaspari, e altri statisti che hanno dimostrato che è possibile “servire la Politica e non servirsi della politica” (Luigi Sturzo 101 anni fa).

 

Allora quale può essere la soluzione politica, ci sembra che riunire assieme un un’unica DC tutti i Democristiani non sia la soluzione ne’ per la comunicazione di massa ne’ per la praticabilità. Oggi i Millennials sono più propensi al termine Federazione e per noi la Federazione Popolare dei DC ha rappresentato e rappresenta il tentativo più concreto di ricomposizione di tutti i Democristiani (almeno le quattro componenti che fanno riferimento a: Grassi-De Simone-Luciani-Sandri) ; tentativo al quale le posizioni di rendita lucrate dall’UDC a guida depoliana, hanno sin qui impedito di decollare in maniera positiva.

 

Io e l’amico prof Antonino Giannone, Presidente del Comitato Scientifico ci permettiamo di rivolgervi un ultimo appello affinché tutte le diverse anime che fanno riferimento alla DC si ritrovino in un incontro a Roma per definire le condizioni, termini e modi per la celebrazione di un Congresso DC di ricomposizione politica da farsi entro ottobre p.v.

 

Esso potrebbe essere propedeutico a un’assemblea costituente più ampia da compiersi con tutti gli amici dell’area più vasta cattolico democratica e cristiano sociale (Insieme, Rete Bianca, Associazioni, Movimenti fino alla recente Associazione promossa da Gianfranco Rotondi Verde e’ Popolare). In pratica l’amalgama comune di partenza dovrebbe essere la Cultura di base dei 6 Pilastri da condividere

 

In questo modo la Federazione Popolare con la DC ricomposta da tutte le componenti potrebbero-dovrebbero organizzare liste unitarie di ispirazione DC e Popolare alle prossime elezioni politiche. L’assemblea costituente servirebbe per redigere il programma dei DC e Popolari per l’Italia del XXI^ secolo e per l’elezione della nuova classe dirigente.

 

Ci sembra quindi appropriata al nostro tempo la frase di Aldo Moro presa dal suo ultimo discorso ai Gruppi Parlamentari nel 28 febbraio 1978, pronunciata prima di essere rapito dalle Brigate Rosse e poi barbaramente ucciso. Moro è rimasto un martire cristiano in Politica, un esempio morale per il futuro delle giovani generazioni dei Millennials e della società italiana: “Se fosse possibile dire: saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a questo domani, credo che tutti accetteremmo di farlo, ma, cari amici, non è possibile; oggi dobbiamo vivere,oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso, si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà… Camminiamo insieme perché l’avvenire appartiene in larga misura ancora a noi”.

 

Per concludere : siamo tutti in Cammino per realizzare una nuova Civiltà dell’Amore, come ci hanno più volte richiamato a fare i nostri Pontefici. Ritroviamo la nostra unità politica di Cattolici, senza aggettivi, e Democristiani non pentiti in cammino verso la meta comune e finale per tutti e che è più vicina per noi più Anziani.