Home Blog Pagina 869

Papa Francesco prega per i migranti uccisi nel raid aereo in Libia

Dopo la recita dell’Angelus, il Papa ha invitato i fedeli a pregare rivolgendogli queste parole: “anche se sono passati alcuni giorni, invito a pregare per le povere persone inermi uccise o ferite dall’attacco aereo che ha colpito un centro di detenzione di migranti in Libia. La comunità internazionale non può tollerare fatti così gravi.

Prego per le vittime: il Dio della pace accolga i defunti presso di sé e sostenga i feriti. Auspico che siano organizzati in modo esteso e concertato i corridoi umanitari per i migranti più bisognosi. Ricordo anche tutte le vittime delle stragi che recentemente sono state compiute in Afghanistan, Mali, Burkina Faso e Niger. Preghiamo insieme”.

La preghiera e la riflessione del Papa riguardano dunque i contesti regionali scossi da guerre civili e violenze settarie che, anche negli ultimi giorni, hanno provocato numerose vittime.

Udine: “Magnifici ritorni. Tesori aquileiesi dal Kunsthistorisches Museum”

Uno straordinario esempio di accoglienza e di dialogo tra culture diverse, oggi come 2200 anni fa.
È questa Aquileia, la città archeologicamente più preziosa dell’antico Stato asburgico, unita a Vienna da uno storico dialogo artistico e culturale, e presto anche da una mostra che rinnoverà il prezioso fil rouge tra l’antica città romana, patrimonio Unesco, e il Kunsthistorisches Museum.

“Magnifici ritorni. Tesori aquileiesi dal Kunsthistorisches Museum” fino al 20 ottobre riporterà, a distanza di quasi 200 anni tra le sale del Museo Archeologico Nazionale recentemente riallestito, 110 reperti archeologici restituiti dal ricco sottosuolo aquileiese ed esposti nella collezione permanente del museo austriaco.

Tra i pezzi più attesi in mostra – voluta dalla Fondazione Aquieia, dal Polo Museale del Friuli Venezia Giulia e dal Kunsthistorisches Museum di Vienna per celebrare i 2200 anni dalla fondazione della città friulana – c’è la massiccia croce bronzea del IV secolo con il monogramma dato dall’intersezione delle lettere alpha e omega appese al braccio orizzontale della croce latina. Questo oggetto, molto caro agli abitanti di Aquileia, fu rinvenuto durante i lavori per l’aratura di un vigneto in località Monastero, e fu donato a Vienna dal barone Ettore van Ritter.

Superticket. Il Veneto lo abolisce dal 2020 per i redditi inferiori a 29mila euro

Nella sanità veneta, a partire dal primo gennaio 2020, sarà abolito il “superticket” nazionale sulla prestazioni specialistiche ambulatoriali, introdotto nel 2011, per tutte le persone economicamente vulnerabili, con un reddito inferiore a 29 mila euro annui. Lo ha deciso la Giunta regionale, nella sua ultima seduta su proposta dell’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin.

La decisione è stata resa possibile dal riparto tra le Regioni italiane di una somma complessiva di 60 milioni di euro, dei quali 6 milioni 879 mila 302 sono andati al Veneto.

 

Renzi “Cannoniere”

I pianeti, ordinatamente, ruotano attorno al sole perché la forza di gravità dell’astro li trattiene in orbita. Dovesse perdere tale forza, i corpi giranti potrebbero prendere una via rettilinea e andarsene via.

Ora, fuor di metafora, se l’astro rappresenta l’idea e i pianeti i soggetti che la seguono, se la prima smarrisce la sua intensità, i soggetti fanno le valige e se ne vanno. L’idea è, in questo caso, il PD; i pianeti sono i soggetti che riempiono quello spazio.

Fino ad oggi, se escludiamo Bersani, D’Alema e Speranza, che se ne sono andati due anni e qualche mese fa, è sembrato che l’intero carro mantenesse le sue parti. Ma è di ieri, la notizia principesca che un soggetto, già in precedenza recalcitrante, ne ha sparata una grossissima. Quando s’intende passare dalla guerriglia intestina a una vera e propria guerra di frontiera, si lancia il missile sulle pagine dei giornali.

Matteo Renzi, con vigile coscienza, ha cercato di ferire a morte alcuni suoi conterranei di parte. Non ha mirato al Segretario Zingaretti, né ai quartieri a lui distanti, ha alzato il fucile su Gentiloni e Minniti. Per chi avesse memoria corta, due suoi luogo tenenti di prim’ordine.

Il recente passato ha visto costoro avvicinarsi al profumo della sedia principale e Renzi, con la sua penna ha inteso marcare una bordata micidiale. In questo caso, è vero, rivolta ai due soggetti, ma in realtà la finalità era colpire il PD.

Ho estremizzato?

No. Per nulla.

Da quand’è che i commentatori suggeriscono quale sia la via prediletta dal fiorentino? Almeno dalla sconfitta elettorale nazionale. E forse qualcuno ipotizzava un allontanamento ancora precedente, vale a dire dopo la sconfitta del referendum del 4 dicembre 2016. Quindi, come vedete, resto sulla scia già tracciata. Nulla di nuovo. Di nuovo c’è l’intensità dell’operazione, è un dispositivo pensato e ripensato, calibrato e gettato nella mischia: l’articolo sul giornale è la misura di una volontà non solo esplicitata ma senz’altro lungamente coltivata.

Tutto questo indurrà il comandante e le sue truppe, di strappare dalla terra madre? Il coraggio o c’è o non c’è. Se il suo desiderio, ormai esplicito, è quello di non condividere quel soggiorno, e la sua vecchia casa è ai suoi occhi diventata inospitale, dovrebbe rimboccarsi le maniche e non cincischiare tanto. Insomma, mostrare il coraggio delle sue vere intenzioni.

Un po’ dappertutto tra le fila dei partiti di opposizione – escludo per ora FdI – sono in corso lacerazioni a non finire: in FI; in LeU; e nel PD, come detto. Deve esserci proprio un clima rovente e invece di irrobustire le fila per opporsi a Salvini e compagni, questi si perdono a misurare chi ce l’ha più grande. Un bel esempio di stupidità politica.

Ogni giorno ci riserva qualche sorpresa e noi che invece desideriamo ardentemente consumare un’estate tranquilla sotto gli ombrelloni.

Usa contro Cina? L’appello controcorrente

Articolo già apparso sulle pagine di Formiche.net

Il Washington Post pubblica una lettera redatta da cinque menti delle relazioni estere americane – professori di Harvard, MIT, Yale, analisti del Wilson Center e del Carnegie Endowment for International Peace – che chiedono al presidente Donald Trump e al Congresso di non esagerare  nello scontro con la Cina, perché aprire qualsiasi genere di guerra con Pechino non sarebbe conveniente per nessuno, a cominciare dagli Stati Uniti, ma anche per il mondo (e dunque per gli interessi degli Stati Uniti e degli alleati). La lettera riporta in calce la firma di dozzine di studiosi, il gotha del pensiero americano sulla politica estera ed economica, a cui è stato sottoposto il documento.

LE POLICY E IL CONTESTO

Si tratta di una bozza di policy, perché delinea i contorni del problema e spiega come comportarsi, e arriva in un momento favorevole perché in questa fase il presidente Trump, che ha da poco chiuso una proficua chiacchierata a latere del G20 col suo omologo cinese, Xi Jinping, potrebbe essere un po’ più ricettivo – ha addirittura messo sul piatto di un accordo a tutto tondo col Dragone la possibilità di stracciare la politica di isolamento contro Huawei, e non è poco come contenuto e simbolo.

Sia chiaro, “China is not an enemy” – questo il titolo del documento – si apre con un prologo fondamentale: “[…] siamo molto turbati dal recente comportamento di Pechino, che richiede una forte risposta”, conditio sine qua non affinché chi legge, la Casa Bianca e congressisti, vadano avanti senza buttare la lettera nel cestino. Perché se c’è una cosa abbastanza chiara in questo momento è che la competizione/confronto con la Cina è un argomento sentito da tutti gli apparati di qualsiasi colore politico o posizione all’interno della catena del valore e della macchina della sicurezza americana. Oltre le analisi accademiche.

PRAGMATISMO VS NAZIONALISMO, IN CINA

Il documento è costruito in sette punti, vediamoli. Si parte così: la maggiore repressione interna, un maggiore controllo statale sulle imprese private, il mancato rispetto di molti dei suoi impegni commerciali, maggiori sforzi per controllare l’opinione straniera e una politica estera più aggressiva, fanno della Cina un problema che però non è risolvibile con “l’attuale approccio” che è “fondamentalmente controproducente”, ossia rischia di inasprire le linee nazionaliste di Pechino. La Cina, scrivono, è un competitor economico, ma “non è una minaccia per la sicurezza nazionale che deve essere affrontata in ogni ambito”. E qui c’è una grande distanza con la postura attuale che ingaggia contro il Dragone uno scontro globale. Secondo gli studiosi potrebbe essere meglio un mix di “concorrenza e cooperazione” che potrebbe far crescere “le élite […] dall’approccio moderato, pragmatico e genuinamente collaborativo” che a Pechino soffrono contro i nazionalisti.

CHIUSURA = AUTO-DANNEGGIAMENTO

Altro aspetto: gli “Stati Uniti non possono rallentare in modo significativo l’ascesa della Cina senza danneggiarsi”. La teoria è: se Washington cerca di limitare la Cina facendo pressioni sugli alleati, rischia di danneggiare la propria reputazione internazionale, chiedendo a quegli alleati qualcosa che non possono fare – “trattare la Cina come un nemico economico e politico” – e isolandosi da loro. Secondo il suggerimento dei redattori del documento, invece, Washington dovrebbe lavorare con i propri partner per creare un mondo più aperto, perché “gli sforzi per isolare la Cina semplicemente indeboliranno l’intenzione cinese di sviluppare una società più umana e tollerante”.

IL DRAGONE NON È FORTE

La Cina, inoltre, non ha la forza politica – e forse nemmeno l’interesse – per sottrarre agli Stati Uniti la leadership globale, ha spinto per la costruzione di un esercito sempre migliore, che ha messo in difficoltà gli Usa in alcune aree di controllo come il Pacifico, ma gli autori suggeriscono che per Washington basterà giocare la propria deterrenza con gli alleati per riequilibrare le cose. “Pechino sta cercando di indebolire il ruolo delle norme democratiche occidentali all’interno dell’ordine globale. Ma non sta cercando di rovesciare componenti economici vitali e altre componenti di quell’ordine di cui la stessa Cina ha beneficiato per decenni”, per questo gli studiosi pensano che gli Stati Uniti dovrebbero impegnarsi a coinvolgere Pechino in regimi globali nuovi e modificati.

L’articolo completo è disponibile qui 

Migranti: l’11 luglio alla Camera convegno “Perché ci conviene”

Introdurre canali di ingresso per lavoro che facilitino l’incontro dei datori di lavoro italiani con i lavoratori dei Paesi terzi e regolarizzare gli stranieri radicati nel territorio che si trovino in situazione di soggiorno irregolare a fronte della disponibilità di un lavoro o di legami familiari, sul modello di Spagna e Germania.

Sono i due aspetti della proposta di legge di iniziativa popolare “Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari” su cui si concentrerà il convegno “Perché ci conviene: nuovi strumenti per la promozione del lavoro e dell’inclusione della popolazione straniera in Italia” in programma giovedì 11 luglio nella Sala dei Gruppi della Camera dei deputati (ore 10-13).

L’iniziativa è dei promotori della campagna “Ero straniero – L’umanità che fa bene” con la volontà di suscitare un confronto tra i parlamentari e i rappresentanti di Banca d’Italia, Confindustria, Cia-Agricoltori italiani, Istat, Inps e Fondazione Leone Moressa.

La campagna “Ero straniero” è promossa da Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, Acli, Arci, Asgi, Centro Astalli, Cnca, A Buon Diritto, Cild, Radicali Italiani, insieme a Oxfam Italia, ActionAid Italia, Legambiente Onlus, Ascs-Agenzia Scalabriniana per la cooperazione allo sviluppo, Aoi, Federazione Chiese evangeliche italiane, con il sostegno di numerosi sindaci e organizzazioni impegnate sul fronte dell’immigrazione.

Oggi la Grecia è chiamata al voto

Oggi  in Grecia, i cittadini saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento. Le elezioni anticipate sono state convocate dal presidente greco, Prokopis Pavlopulos, su richiesta del premier uscente Alexis Tsipras a seguito della sconfitta del suo partito, Syriza, alle elezioni europee del 26 maggio scorso.

In quell’occasione il principale partito di opposizione, Nuova Democrazia (ND), ha ottenuto ben 9 punti percentuali in più di quello del primo ministro, e raggiunto ottimi risultati anche alle elezioni locali e regionali che si sono svolte contestualmente.

Secondo gli ultimi sondaggi, si profila, infatti, una netta vittoria dei conservatori di Nuova Democrazia che, per l’istituto demoscopico Alco, potrebbero distanziare di quasi dieci punti percentuali Syriza.

Nello specifico, secondo l’istituto, il premier Alexis Tsipras crollerebbe dal 35,5% del 2015, al 29,2%, mentre i conservatori potrebbero conquistare il 38,6% (oltre 10 punti in più rispetto a quattro anni fa). Con queste percentuali, e grazie al premio di maggioranza, ND avrebbe una maggioranza di 160 deputati su 300.

Per il sondaggio, gli altri partiti che hanno buone possibilità di entrare in Parlamento sono lo schieramento di centrosinistra Kinal (Movimento del cambiamento) con il 7%, i comunisti con il 5% e il partito di estrema destra Alba Dorata con il 4%. Al di sotto della soglia di sbarramento invece Mera25, la formazione dell’ex ministro alle Finanze Yanis Varoufakis.

La leggenda del pasticciere aviatore

Nel mondo attuale, così immerso in un eterno presente, assistiamo sempre più spesso a un black-out della memoria, in una malinconia senza luce, rispetto alla quale solo la forza delle parole, libere nella propria essenza, può imporsi con spirito resiliente. In tal senso, Barbara Appiano offre ai suoi lettori un percorso di resilienza, articolato in ventidue capitoli dal taglio eterogeneo ed estremamente dinamico.

L’autrice si abbandona al logos, da intendere quale una folgorazione verso la fantasia e l’immaginazione, esplicitata attraverso analogie e metafore, con uno stile talora ungarettiano. La parola rimane così scolpita nella mente del lettore, come un forte grido verso la democrazia. Infatti, il libro è la storia di un’utopia, poiché il protagonista Franco è un pasticciere aviatore, che si occupa di distribuire il latte ai bambini cileni, prima dell’affermazione del regime dittatoriale di Augusto Pinochet. Barbara Appiano introduce tale tematica a partire dai ricordi di un vecchio pensionato incontrato in ospedale, dove la malattia lascia il posto, per un istante, alle ali delle parole, in nome del motto “Adelante palabra”. Il pasticciere sfida le turbolenze, allenandosi al volo vertiginoso per arrivare in un paese turbato dalla folla sanguinante, in un ring ossimorico tra la libertà liberticida e le ombre dei desaparecidos.

Il volume costituisce un addestramento verso la libertà, sulla scorta delle poesie di Pablo Neruda, anch’egli raffigurato icasticamente mentre aspetta il suo turno per il latte insieme ai bambini, o mentre si accinge a sedersi a tavola con Pinotto, zio dell’autrice e archetipo della forza dell’uomo contro ogni dittatura, tanto concreta, quanto morale. Così l’11 settembre 1973, giorno in cui Pinochet attuò il colpo di stato in Cile, evoca un altro 11 settembre, quando tutto l’occidente vide crollare il proprio sogno con lo sgretolarsi delle Torri Gemelle. La Dirección de Inteligencia Nacionaldel Cile diventa un esempio di storia negata, rispetto alla quale si erge soltanto la pietà dell’indifferenza, dal tono montaliano. Tuttavia, finché si continuerà a tacere, l’oblio della memoria sarà di per se stesso una morte, o meglio una cancrena, di fronte a cui l’autrice ha il coraggio di urlare.

Con una follia di pirandelliana memoria, il libro, in una saga del grottesco in cui il poeta Neruda diventa il cameriere di Pinochet nel banchetto della vita, mostra ai lettori una terza via rispetto all’asservimento servile e al cupo distacco, ossia la resistenza di chi trova nella parola, vivida e granitica, la soluzione per plasmare il mondo, rendendo la realtà un’immagine nitida della nostra essenza umana. In tal senso, l’intellettuale non può rimanere in silenzio, chiuso nel proprio elitarismo narcisista, bensì, di fronte all’analfabetismo etico, diventa un caterpillardella libertà.

Prof.ssa Francisetti Brolin Sonia

L’ordinanza emessa dalla Regione Lazio per far fronte all’emergenza rifiuti della Capitale.

Per assicurare l’immediata pulizia e raccolta dei rifiuti la regione impone ad Ama di:

  • provvedere all’immediata pulizia, raccolta dei rifiuti e disinfezione/disinfestazione in adiacenza di siti sensibili (ovvero in adiacenza di strutture sanitarie e socio-assistenziali, strutture per l’infanzia, mercati rionali, cucine ed esercizi di ristorazione), da completare entro il termine di 48 ore dalla notifica della presente ordinanza.
  • provvedere alla pulizia e alla raccolta dei rifiuti nel restante territorio di Roma Capitale entro 7 giorni a decorrere dalla notifica della presente ordinanza.
  • anche a seguito degli ultimi eventi che hanno diminuito il numero dei cassonetti disponibili, entro 7 giorni a decorrere dalla notifica della presente ordinanza Ama dovrà assicurare la provvista dei primi 300 cassonetti entro 3 giorni. 
  • Più mezzi per la raccolta rifiuti sia differenziata che indifferenziata, stradale o porta a porta, al fine di minimizzare la permanenza dei rifiuti per le strade, anche con l’ausilio di ditte appaltatrici, entro 7 giornia decorrere dalla notifica della presente ordinanza.
  • Garantire raccolta, trasporto e lavorazioni nei propri impianti anche nei giorni festivi 
  • Assicurare la funzione di trasferenza nell’ambito del territorio di Roma Capitale verso gli impianti di trattamento, mantenendo in esercizio il sito attualmente autorizzato o individuando uno o più siti alternativi, anche di trasbordo, da avviare all’esercizio entro 15 giorni.

Nel caso di individuazione di siti alternativi che richiedano l’avvio di una procedura di autorizzazione, questa potrà essere presentata all’amministrazione competente, anche contestualmente alla messa in esercizio e comunque non oltre 7 giorni successivi a tale data.

Per il monitoraggio degli obiettivi: Ama e Roma Capitale dovranno fornire aggiornamenti ogni 3 giorni sullo stato di adempimento degli ordini sopra elencati. I Dipartimenti di igiene e sanità pubblica delle aziende sanitarie Roma 1, Roma 2 e Roma 3 dovranno attivare protocolli di verifica e monitoraggio;

Per assicurare la fase del ciclo di gestione dei rifiuti relativa al trattamento:

  • ai seguenti operatori: AMA spa, E.Giovi – Amministrazione Giudiziaria per gli impianti TMB 1 e 2 di Malagrotta, Ecologia Viterbo srl, Rida Ambiente srl, SAF spa, Porcarelli Gino & C., Ecosystem, CSA e Acea Ambiente srl per l’impianto di termovalorizzazione, di operare con decorrenza immediata al massimo della capacità di trattamento autorizzata su base giornaliera, garantendo i trattamenti anche nei festivi, secondo le richieste che AMA spa formalizzerà, garantendo le prestazioni stabilite dalle BAT di settore al minimo di quanto stabilito nei vari flussi di trattamento
  • agli impianti TM e TMB/TBM, con decorrenza immediata: di privilegiare la predetta capacità di trattamento con i rifiuti avente EER 200301,
  • di procedere allo svuotamento delle fosse di ricezione dei rifiuti indifferenziati quando ciò sia possibile, anche in deroga a specifiche prescrizioni indicate nelle autorizzazioni integrate ambientali
  • di ricorrere al deposito temporaneo nel rispetto di quanto previsto all’art. 183 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per necessità riconducibili all’allontanamento degli scarti
  • a tutti gli operatori e, in particolare, ad ACEA Ambiente srl, società indirettamente controllata da Roma Capitale, di procastinare tutte le manutenzioni programmate successivamente alla 34° settimana, tenuto conto del fisiologico calo della produzione di rifiuti nel mese di agosto
  • ad AMA spa di attivare entro 7 giorni l’impianto mobile già autorizzato e presentare una relazione sulla situazione dello stesso
  • ai fini dell’attuazione della presente ordinanza e per il periodo della sua durata, non sono modificate le tariffe di accesso agli impianti che pertanto rimangono invariate;
  • con l’obiettivo di monitorare il perseguimento degli obiettivi ordinati nei punti da 3. A 6., ad Arpa Lazio di verificare il rispetto delle prescrizioni ordinate.

Per assicurare la fase del ciclo di gestione dei rifiuti relativa allo smaltimento:

1)      agli operatori degli impianti Lazio Ambiente srl (Colleferro), MAD srl (Civitavecchia e Roccasecca) ed Ecologia Viterbo srl di garantire la massima operatività, con turni ulteriori di lavoro anche nei festivi per soddisfare alle richieste di smaltimento degli  scarti prodotti dal ciclo dei rifiuti urbani

2)      allo scopo di monitorare il perseguimento degli obiettivi ordinati nei punti da 3. A 6., ad Arpa Lazio di verificare il rispetto delle prescrizioni ordinate.

Per la stabilità del complessivo sistema di gestione del ciclo dei rifiuti:

–       AMA e Roma Capitale dovranno avviare ogni attività amministrativo contabile finalizzata ad assicurare la stabilità dell’azienda e dei rapporti con soggetti fornitori quali, a titolo non esaustivo:

  1. approvazione entro 30 giorni dei bilanci 2017 e 2018;
  2. stipula di accordi e contratti ulteriori rispetto a quelli vigenti in grado di far fronte ad ulteriori emergenze oltre alla chiusura del TMB Salario al momento non risolte dal giorno 11 dicembre 2018;
  3. approvvigionamento di ulteriori eventuali impianti mobili.

Il raffreddore può curare il cancro alla vescica

Gli scienziati, coordinati dal professor Hardev Pandha, docente presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’ateneo di Guildford, si sono concentrati su un virus del raffreddore chiamato coxsackievirus (CVA21). Una settimana prima di essere sottoposti all’intervento chirurgico i 15 pazienti sono stati coinvolti nella terapia sperimentale, legata all’inserimento del virus direttamente nel tumore attraverso un catetere.

Dall’esame del tessuto prelevato è emerso che non solo le cellule tumorali erano state uccise e la massa tumorale si era ridotta in tutti i partecipanti, ma uno dei pazienti è risultato completamente libero dalla malattia. Si tratta di un risultato straordinario, in particolar modo per un tipo di tumore tendente al rischio di recidive e molto difficile da trattare.