Le conseguenze della guerra russo-ucraina si annunciano particolarmente gravi per le popolazioni più fragili, specie nel continente africano. Ad una crisi di dimensioni planetaria occorre dare una risposta coordinata mettendo a fuoco una rapida e concreta iniziativa delle nazioni europee e occidentali.  Si rischia una catastrofe umanitaria.

L’approvvigionamento alimentare mondiale è in pericolo, principalmente a causa dell’invasione russa dell’Ucraina”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine della riunione dei ministri dello Sviluppo Ue. “I numeri parlano da soli: l’anno scorso, nel 2021, Russia e Ucraina erano tra i primi esportatori di cereali e semi di girasole – e olio con l’Ucraina – e questi rappresentavano circa il 50% del commercio mondiale di olio di girasole, solo per fare un esempio. Il 50% di olio di semi di girasole proveniva dall’Ucraina”, ha spiegato. 

“E la Russia sta occupando o bombardando parti della terra arabile ucraina e si stima che quasi la metà del frumento invernale, quasi il 40% della segale e più del 60% del mais, da raccogliere nell’estate 2022, si trovi in zone a rischio. Quindi, anche queste colture future saranno a rischio. Tra il 20% e il 30% delle superfici di produzione di cereali invernali, mais e semi di girasole in Ucraina rimarranno non raccolte o non saranno piantate questa primavera. Questo per dare un’idea di quanto la capacità agricola ucraina sarà danneggiata dalla guerra”, ha aggiunto il capo della diplomazia europea. 

“La conseguenza è che il cibo manca e mancherà. E dove non manca, è costoso, molto più costoso di quanto molte persone possano permettersi. Se spendono più risorse per il cibo, hanno meno per l’istruzione e la salute, questo aggraverà la povertà e le disuguaglianze. È chiaro che le prime vittime saranno le popolazioni vulnerabili in tutto il mondo, in particolare nei Paesi a basso reddito che dipendono dalle importazioni di cibo e fertilizzanti”, ha insistito Borrell. 

“La situazione era già molto grave prima della guerra in Ucraina. Si stima che 193 milioni di persone in 53 Paesi si trovassero ad affrontare una grave insicurezza alimentare. E se date un’occhiata alle cifre, specialmente nel Corno d’Africa dove le persone possono morire di fame – in Etiopia in particolare, e in tutto il Corno d’Africa, le cifre sono davvero terrificanti. Ma ora la guerra l’ha trasformata in una crisi totale e la necessità di una risposta globale da parte della comunità globale è stata discussa oggi [ieri per chi legge, ndr] con i ministri”, ha affermato il diplomatico spagnolo.

 

Fonte: Agenzia Giornalistica Italia