Quando si parla di Brexit, Bruxelles spera ancora per il meglio, ma si aspetta il peggio.

I colloqui post-Brexit si sono conclusi la scorsa settimana con un familiare stallo, concludendo un’estate di scarsi progressi nei negoziati. Da allora, a Bruxelles sta crescendo il pessimismo sulle prospettive di un accordo sulle future relazioni con il Regno Unito.

Secondo Barnier con la mancanza di progressi nei colloqui durante l’estate, “le prospettive di un accordo sono cadute”.

I funzionari dell’UE insistono sul fatto che il prossimo round formale di colloqui a Londra nella settimana del 7 settembre sarà cruciale per escludere uno scenario senza accordo  il 31 dicembre.

Infatti un accordo deve essere concluso entro la fine di ottobre per farlo ratificare in tempo dai parlamenti europeo e britannico.

Perché ciò accada, ora c’è un contatto continuo tra Bruxelles e Londra.

Ma su quelle che l’UE considera le questioni centrali – pesca e parità di condizioni – entrambe le parti sembrano ancora dialogare l’una con l’altra. 

Il rifiuto del Regno Unito di avviare negoziati su questi temi delicati ha solo fatto arrabbiare ulteriormente le capitali dell’UE e rafforzato il senso di unità tra i 27 paesi membri. E sebbene ci siano stati progressi su altri aspetti dei negoziati, come il commercio di merci e il commercio di servizi, l’UE insiste sul “parallelismo” nei negoziati e blocca i progressi in un settore fintanto che non ci sono progressi in altri. Londra dice che questo sta rallentando i colloqui. L’UE, d’altro canto, lo vede come l’unico modo per assicurarsi che i negoziati non si concludano con una serie di mini-accordi a beneficio solo del Regno Unito.

Intanto  nel Regno Unito sono in corso i preparativi per evitare carenze di cibo e medicinali che deriveranno in caso di mancato accordo. I funzionari di Whitehall hanno detto al Times questa settimana che il ministro del Gabinetto Michael Gove trascorre la maggior parte del suo tempo a prepararsi ad un mancato accordo.

Questo perché la dipendenza del Regno Unito, di medicine e cibo fresco, e strettamente legata al trasporto attraverso il Canale della Manica.