Brexit: molte aziende lasciano sola la May

Il rischio di una Brexit senza accordo si manifesta con gli annunci di trasferimenti all'estero di numerose imprese britanniche.

Il rischio di una Brexit senza accordo si manifesta con gli annunci di trasferimenti all’estero di numerose imprese britanniche. Per la stampa britannica questo è un segno ulteriore di come gli imprenditori stiano “perdendo la pazienza per l’incapacità della politica” di far uscire il Regno Unito dall’impasse della Brexit.

Tra le aziende che lasceranno il Regno Unito, scrive  il “Guardian”, vi è Dyson, specializzata in elettrodomestici d’avanguardia e prodotti per la domotica, che trasferirà il proprio quartier generale da Londra a Singapore. A Dyson si aggiunge la società di navigazione P&O, la cui intera flotta di sei traghetti in servizio nella Manica d’ora in poi batterà bandiera di Cipro. Si tratta di una mossa decisa per non avere problemi con l’Ue dopo la Brexit.

A sua volta, l’industria elettronica giapponese Sony ha confermato la decisione di trasferire i suo quartier generale in Europa da Londra ad Amsterdam. Inoltre, la catena di negozi di elettronica Dixons Carphone e quella di prodotti per gli animali domestici Pets at Home hanno reso pubblicato piani straordinari di accumulo di scorte per far fronte alla probabilità che subito dopo la Brexit i porti britannici precipitino nel caos.

Il produttore di auto di lusso Bentley ha assunto la medesima iniziativa. Inoltre, l’amministratore delegato di Bentley, Franz-Josef Paefgen, ha duramente criticato la Brexit, definendola un “killer” che minaccia la stessa sopravvivenza della sua azienda.