La Candida auris è una specie di micete ascomycota lievitiforme. È stato descritto per la prima volta nel 2009 e gli è stato dato nome auris, dal latino: orecchio, per essere stato individuato nel canale auricolare di una paziente ricoverata in un ospedale geriatrico giapponese. È una delle poche specie del genere Candida che genera candidosi nell’uomo. La candidosi è una delle più frequenti infezioni acquisite in ambienti ospedalieri da soggetti indeboliti da altre malattie, sottoposti a interventi chirurgici o immunocompromessi.

Nella sua forma invasiva la candidosi può infettare il sangue, il sistema nervoso centrale, reni, fegato, ossa, muscoli, articolazioni, milza, occhi.

La Candida auris ha attirato una maggiore attenzione clinica e sollevato allarme a causa della sua resistenza agli antibiotici e ai più comuni antimicotici. Il trattamento delle candidosi da Candida auris è anche complicato dal fatto che non viene facilmente riconosciuta, confondendola in particolare con la Candida haemulonii, un’altra specie antibiotico resistente. Il CDC ha definito la Candida auris una “grave minaccia globale per la salute” e l’European Centre for Disease Prevention and Control ha dichiarato che la Candida auris “sembra essere unica nella sua propensione ad essere trasmessa tra i pazienti e causare epidemie nelle strutture sanitarie”.

Le più comuni infezioni da Candida auris sono nel sangue, nelle ferite e nell’orecchio. Le candidemie da Candida auris sono state frequentemente associate a cateterismo venoso o urinario, operazioni chirurgiche, recenti terapie antibiotiche o antimicotiche, più frequentemente in pazienti con diabete mellito, malattie renali croniche, HIV, tumori solidi ed ematici, altre candidosi.

La maggior parte delle infezioni da Candida auris sono trattabili con echinocandine. Tuttavia, alcune infezioni da Candida auris si sono rivelate resistenti a tutte e tre le principali classi di antimicotici (azoli, echinocandine, amfotericina B). Questo livello di resistenza non era mai stato notato in infezioni da altre specie di Candida ed è particolarmente preoccupante in quanto limita gravemente le opzioni di trattamento disponibili per i pazienti con infezioni invasive di Candida auris.