Mi ha fatto specie ieri sentire il governatore della Lombardia affermare da Barbara d’Urso che le mascherine di produzione locale saranno “solo” per l’emergenza lombarda e non saranno date alle regioni che ne hanno bisogno (vale la pena guardare l’espressione della conduttrice), così come il vantarsi di “essere efficienti”, quasi che altrove la gente dormisse e aspettasse l’ennesima tragedia per sfruttare ancora una volta lo Stato o le Regioni “efficienti”, che – ahimè – non hanno però saputo contenere l’esodo verso il Sud, che ora sta mostrando le conseguenze.

È un momento altamente drammatico nel quale non dovrebbero esserci divisioni Nord-Sud, o Destra-Sinistra, ma solo preoccupazione per l’altro ed estrema solidarietà. E invece pare che neppure i morti, una intera generazione che ha affrontato guerra, fame e privazioni, e che sta scomparendo falciata da un virus – che non ha nazionalità e non guarda in faccia a nessuno, siano re, principi o uomini d’affari – riescano a farci entrare in quella dinamica di profonda umiltà che ci è necessaria, se non come cristiani, almeno come esseri umani consapevoli di non essere onnipotenti. Per questo mi vergogno di appartenere alla razza umana, sempre più “inumana”, fredda, egoista, attaccata ai profitti e, permettetemi, ancora oggi – mentre si muore e c’è chi già non ha liquidità – al business del calcio. Finire o no il campionato? Quanti soldi si perderanno…Ma a chi importa se scuole ed università sono chiuse e l’anno scolastico ed accademico non arriva al termine? Se stiamo creando una nazione di ignoranti tagliando fondi all’istruzione poco conta.

Mi vergogno di appartenere alla razza umana quando mi reco a fare la spesa e trovo i prezzi triplicati e penso a chi non ha più un lavoro. Grazie alla Protezione Civile che qui, almeno in qualche comune nell’Alta Terra di lavoro, in cooperazione con la Caritas parrocchiale, sta distribuendo pacchi alimentari a chi non lavora. E mi vergogno di essere europea, perché l’Europa che vedo ora – anzi da molto, troppo tempo – non è quella dei Padri Fondatori, Di De Gasperi, Adenauer, Schuman, e altri. Sta prevalendo la logica economica e commerciale all’umanità. Nei giorni in cui eravamo presi dall’emergenza siamo stati offesi e presi in giro. Oggi Macron è il primo che si ricrede e ci indica come un modello da seguire, unendosi a Italia, Spagna, ed altri paesi del sud-Europa nel denunciare una “Unione Europea egoista”. Non aggiungo altro. Ma vorrei terminare con le parole di Antonio De Curtis, in arte “Totò”, che nella stupenda poesia – e andrebbe tradotta in tutte le lingue – ci ricorda che davanti alla morte siamo tutti uguali perché: “A morte ‘o ssaje ched”e?…è una livella”.