Centocelle: un quartiere di Roma del V° Municipio fra un glorioso passato e una visione di futuro da costruire

Che cosa è, e cosa rappresenta oggi, il quartiere di Centocelle, fra le consolari Prenestina e Casilina, che guarda al futuro?

Alla fine dello scorso mese di marzo, presso la “storica libreria” Arethusa, di viale della Primavera è stato presentato un interessante libro, scritto a quattro mani, da  Andrea Martire e Vincenzo Luciani, dal titolo “Centocelle, l’evoluzione dell’imprenditoria locale”.

Gli autori hanno realizzato con il loro lavoro, una pubblicazione puntuale e documentata, quasi un trattato scientifico, che significa una ricerca d’insieme che spazia dalla demografia al commercio, dall’urbanistica all’artigianato, dalla qualità della vita ai fenomeni migratori. Nella sostanza è una  realistica sintesi delle trasformazioni e dell’evoluzione, e non solo imprenditoriale, avvenute in un quartiere periferico di Roma Est nell’attuale V° Municipio, e registrate con gli occhi e il cuore di chi ne è stato attento studioso e osservatore.

E’ anche la storia e il racconto, che copre un arco di tempo di circa trent’anni, per arrivare ai nostri giorni, per spiegare in maniera acuta e convincente l’evoluzione, con gli alti e i bassi delle vicende umane e sociali. Le chiusure di attività, danni causati dai notevoli ritardi dei lavori della metropolitana, la novità delle  vendite attraverso la rete internet, il ricambio di parte della popolazione, ecc., di un territorio che da estrema periferia è diventato, malgrado tutto ciò che è accaduto in quest’ultimo decennio, a superare le tante difficoltà, una realtà che si può definire

“quartiere di zona semi – centrale”, grazie anche ai collegamenti della linea C della metropolitana .

Che cosa è, e cosa rappresenta oggi, il quartiere di Centocelle, fra le consolari Prenestina e Casilina, che guarda al futuro? Certamente questo interrogativo ha più risposte! Fondamentale per il futuro e la visione che si deve avere per i prossimi anni, compresa l’idea di sviluppo di Roma Capitale, unitamente a quello dell’assetto istituzionale dell’Amministrazione Capitolina, nell’ambito della realtà metropolitana, che è in grande ritardo sul piano attuativo delle norme di legge che favoriscono e definiscono il decentramento dei poteri. L’organizzazione policentrica della città, cioè con più centri di responsabilità,  dove i Municipi vengono dotati di nuove funzioni, mezzi e risorse, e diventano dirimenti per favorire autonomia, sviluppo economico e sociale, oltre a una diversa qualità della vita nei territori. Si possono valorizzare le potenzialità e le specificità dei singoli quartieri, con sinergie pubblico-privato, e in pratica, elemento essenziale, favorire la partecipazione dei cittadini alla scelta di decisioni condivise, evitando provvedimenti calati dall’alto senza alcun confronto, che troppo spesso si rivelano negativi e controproducenti per il territorio.

Oggi il quartiere di Centocelle, indicato come Q. XIX, con i circa 56 mila abitanti, è una realtà demografica più consistente di due capoluoghi di provincia del Lazio: Frosinone e Rieti,. e ha la stessa popolazione di  città come Avellino, Siena e Teramo. All’interno del V° Municipio di Roma che con i circa 250 mila abitanti (dopo l’accorpamento fra ex VI e ex VII Municipio del 2013), e in ordine di abitanti è il terzo della Citta Eterna, sostanzialmente, per popolazione è come le città di Verona e Messina,  Centocelle rappresenta più del 20% del V° Municipio. Va ricordato, inoltre, che nella graduatoria del reddito pro-capite degli abitanti di Roma, il V°Municipio è al 14° posto su 15, con importi di circa 19mila euro annui, mentre nel II° e I° Municipio, che sono i primi due, gli importi sono di circa 40/37 mila euro  annui.

La  notorietà  di Centocelle  parte, come spesso viene ricordato, anche dalla presenza dell’ex Aeroporto militare, dove nel 1909 si alzò in volo il primo aeroplano italiano, e uno dei fratelli Wright, Wilbur, diede una dimostrazione con il primo velivolo a motore che abbia mai volato.       Recentemente, nel 2018, in occasione del 74° Anniversario della Liberazione di Roma, è stata conferita la Medaglia d’oro al merito civile, “ per l’encomiabile contributo del quartiere alla Resistenza”, Centocelle ha avuto questo importante riconoscimento, come simbolo della lotta antifascista, su decisione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.         

Esistono tanti progetti  in essere, o accantonati nel corso degli anni, che possono garantire sviluppo e crescita a Centocelle,  al territorio contermine, e non solo municipale. Alcuni di questi progetti sono in condizione di realizzare degli obiettivi, che possono fare la differenza positiva, in una situazione come quella attuale di grande incertezza, ed operare come stimolatori di nuove realtà imprenditoriali. Le priorità dovrebbero concentrarsi su alcune realtà concrete come:

  1. “La valorizzazione (comprese le Ville Romane) e il completamento del Parco Archeologico di Centocelle (PAC), che malgrado le innumerevoli pressioni non solo a livello istituzionale (interrogazioni, mozioni, dibattiti, ecc. in Municipio e in Campidoglio) e la costante sollecitazione dei cittadini sulle criticità e i ritardi sul Parco, occorre considerare questa questione di valore cittadino. Da qui l’assunzione di responsabilità della Giunta Capitolina e del Sindaco a considerare il PAC, una sorta di “petrolio verde” del quadrante Est di Roma, una vicenda da affrontare con urgenza, senza indugi, nell’interesse di Roma Capitale. Infatti con la messa in esercizio della Metro C,  la stazione di fronte al Parco favorisce la fruibilità dell’area verde, perché è diventata un bene anche per i cittadini di altre zone.”

 

  1. “La realizzazione del progetto/collegamento, per facilitare l’accesso al verde, con un ponte ciclo pedonale tra piazza delle Camelie e il PAC (progetto vincitore di un concorso nel 2004, e poi inserito nel disciplinare della fermata di Centocelle, Metro C)  e tale progetto fu oggetto di un O.d.G. approvato, nel lontano 2009 del Consiglio Comunale di Roma e impegnava la Giunta ad intervenire, ed aveva il sostegno di migliaia di cittadini che avevano sottoscritti una petizione a favore del ponte.”

 

  1. “Il rilancio della proposta di un “ Museo di Roma Est” a Centocelle, che sostenuta in modo particolare da Abitare A e Associazioni del territorio, con il consenso di oltre 10 mila firme raccolte, un grande Convegno all’Istituto Tecnico Botticelli aperto a studenti e cittadini, il perere favorevole del Provveditorato agli Studi di Roma, l’impegno finanziario della Provincia e l’assenso dell’Assessore alla Cultura Capitolino, Gianni Bornia, non si è concretizzato. Una grande opportunità da recuperare per il territorio, con l’esigenza di far conoscere attraverso un polo museale archeologico luoghi di cultura, di memoria e di identità.”

 

  1. “Il potenziamento dell’area del “Centro Carni”, terminate le ipotesi  sullo spostamento delle attuali attività produttive, intesa come “Centralità urbana e metropolitana” con funzioni pregiate. Dove ipotesi di spazi universitari, fieristici e culturali rappresentano un sistema che pone le basi per lo sviluppo autonomo dei futuri municipi metropolitani e per la valorizzazione delle risorse locali esistenti, dando un senso all’organizzazione policentrica della città. Esistono proposte concrete e i riflessi per la vita dei quartieri della città, non possono essere che positivi.”

 

  1. “ Il recupero e la localizzazione in un area del territorio per il Teatro Tendastrisce, un orgoglio per il territorio e per la Città Eterna,  con circa 40 anni di attività per concerti, spettacoli circensi, prosa, con personalità della scena nazionale e internazionale, oltre al rapporto con il territorio in maniera particolare con le scuole. Attualmente è sospesa  l’attività per un contenzioso con il Comune di Roma.. E’ urgente recuperare questa risorsa culturale e artistica, superando le difficoltà in atto e restituire al territorio uno strumento di richiamo e di promozione. La valorizzazione dei territori avviene con la costruzione di eventi, iniziative e spettacoli.”

Questi sono alcuni progetti per credere nel quartiere di Centocelle, e  dintorni. Occorre rimboccarsi le maniche per studiare, ascoltare, valutare e proporre soluzioni a esigenze reali presenti. Questi progetti vanno portati avanti con le istituzioni e le forze politiche, e con le rappresentanze delle categorie e dei cittadini. Solo così si può garantire futuro, sviluppo e progresso!