Ci vuole buon senso

All’approssimarsi della discussione sul Documento di Economia e Finanza (DEF), destano non poche perplessità le mosse del Governo, visti i frequenti cambi di rotta da parte di diversi Ministri. 

All’approssimarsi della discussione sul Documento di Economia e Finanza (DEF), destano non poche perplessità le mosse del Governo, visti i frequenti cambi di rotta da parte di diversi Ministri.

Il caso dei vaccini è solo uno dei tanti mutamenti di posizione con il quale il capo dei 5Stelle, Beppe Grillo, ha sfiduciato di fatto la Ministra della Salute, Giulia Grillo.

Ed è ciò accade anche per le scelte economico-finanziarie per le quali si è visto il Governo abbassare le roboanti pretese di sfida alla Unione Europea fregandosene delle regole esistenti, condivise dal nostro Paese. Che dire poi del Vicepresidente Luigi Di Maio, che solo qualche settimana fa con fare baldanzoso dichiarava che non sarebbero stati certo i mercati, le società di rating e, tanto meno, lo spread a spaventare il governo. Invece, in questi giorni, assistiamo a un atteggiamento opposto alle sue dichiarazioni perché convinto che una politica secondo i suoi modelli, provocherebbe un ulteriore e pericoloso aumento dello spread.

Ma tutti i problemi del Governo non sono certo terminati almeno fino a quando non ci sarà intesa sulle priorità da attuare stante le indisponibilità finanziarie per soddisfare tutte le promesse contenute  nel contratto.

Non serve essere un grande profeta per sapere che davanti a un precipizio anche un asino si arresta e fa, se possibile, una leggera marcia indietro per non essere spinto inavvertitamente da qualcuno, e trovarsi schiantato; era quindi immaginabile che dopo il grande chiasso estivo, alla resa dei conti, subentrasse una sorta di obbligata riflessione anche per chi sembrava essere solo animato da prospettive velleitarie. Eccoli qui alla prova dei fatti, chini alla serietà che, invece, è sempre stata manifestata da alcuni Ministri.

Per fortuna anche questo Governo non ha solo un’anima ma ne ha di più e a vantaggio degli italiani, il Ministro Giovanni Tria e il Ministro Enzo Moavero danno garanzia, indipendentemente dagli aspetti facinorosi di chi blandiva solo speranze e idealità, senza avere alle spalle certezze e fondamenti.

Pertanto la manovra del DEF seguirà prima di tutto un andamento piuttosto razionale e rincuorerà, come già si vede in questi giorni dal calo dello spread, la serietà delle famiglie, degli imprenditori, dei mercati e del lavoro, trovando una via maestra che è, prima di tutto, quella del buon senso.