Le frontiere nella Ue restano aperte ma i viaggi non essenziali saranno scoraggiati. Le aree con la circolazione più alta del virus, in particolare delle nuove varianti, saranno classificate come “zone rosso scuro” e in queste gli Stati membri decideranno ulteriori restrizioni alla circolazione: dai test alla quarantena.

A complicare il quadro è l’incertezza della campagna vaccinale, nonostante gli obiettivi ambiziosi con cui la Commissione si è presentata al tavolo di capi di Stato e di Governo.

Nel frattempo sembra congelata la discussione – che aveva già portato alla formazione di almeno due correnti di pensiero – sul possibile passaporto vaccinale.

Mentre l’accordo sull’uso e il reciproco riconoscimento dei test rapidi, per favorire gli spostamenti e potenziare il tracciamento dei casi, piace alla commissione.