Comunali di Bologna, Lepore si copre al centro con “ReteBianca”.

Il dibattito online ha messo in risalto la consistenza di una tradizione che risale emblematicamente al “Libro Bianco su Bologna”, predisposto da Dossetti nella competizione municipale che lo vide opposto al sindaco uscente dell’epoca, il comunista Giuseppe Dozza. "Con me nella fabbrica del programma e al governo, c’è spazio per i cattolici”: questo, in conclusione, il messaggio lanciato da Lepore.

Il dibattito online ha messo in risalto la consistenza di una tradizione che risale emblematicamente al Libro Bianco su Bologna, predisposto da Dossetti nella competizione municipale che lo vide opposto al sindaco uscente dellepoca, il comunista Giuseppe Dozza. Con me nella fabbrica del programma e al governo, c’è spazio per i cattolici: questo, in conclusione, il messaggio lanciato da Lepore.

Matteo Lepore accoglie a bordo anche i cattolici democratici di ReteBianca e puntella la propria cordata al centro. “Sono felice di avervi con noi in questo percorso, che successivamente proseguirà nella fabbrica del programma e, sono fiducioso su questo, anche nel governo della nostra città“, ha detto stamane (ieri per chi legge, ndr) il candidato Pd alle primarie di centrosinistra durante una diretta social con Nicola Caprioli, coordinatore regionale e cittadino di ReteBianca, e alcuni esponenti nazionali del movimento.

“Sono molto contento che ReteBianca abbia deciso di aderire alla nostra coalizione. Credo ci sia spazio per il cattolicesimo democratico, del resto a Bologna questo spazio c’è sempre stato”, ricorda Lepore ricordando le prossime sfide su welfare, lavoro e integrazione degli stranieri nati in Italia. “La pandemia – ricorda Lepore – ha aggravato le diseguaglianze, oggi è fondamentale che la politica torni in campo. Uscire da questa pandemia vuol dire rimettere in fila le priorità, a Bologna possiamo sperimentare nuove forme, non solo resistere ma anche creare qualcosa di nuovo e alternativo”.

ReteBianca insiste in particolare sulla “sussidiarità circolare”. “Le prossime amministrative – secondo Caprioli – sono una opportunità da cogliere per andare in questa direzione. Bisogna predisporsi ad una collaborazione continua tra istituzioni pubbliche, imprese e terzo settore, con pari dignità“. Bologna, sottolinea ancora l’esponente di ReteBianca, “ha una grande ricchezza, abbiamo naturale propensione alla collaborazione. Ora bisogna rilanciare e rinnovare la nostra comunità“.

Giorgio Merlo, dirigente nazionale di ReteBianca, interviene nel corso della diretta insieme al direttore del “Domani d’Italia” Lucio D’Ubaldo. E osserva: “Vedo che queste primarie sono una competizione vera, non virtuale, sperando che non vada come nella mia Torino. Ma credo che a Bologna non sarà così“, dice poi. “Credo che Bologna con Matteo Lepore – conclude poi Merlo – possa continuare ad essere un modello che faccia della pluralità culturale la sua regione d’essere”.