Il quadro di finanza pubblica contenuto in una prima bozza del Def, atteso sul tavolo del Consiglio dei ministri di venerdì mattina ci presenta un Italia in difficoltà. Il nuovo Coronavirus ha causato una caduta dell’attività economica, che a inizio d’anno aveva ripreso vigore dopo la battuta d’arresto.

Nel 2020, si legge nella bozza, il Pil si attesterà a -8% e al +4,7% nel 2021 mentre il deficit arriverà al 10,4% “tenuto conto dell’impatto finanziario del Decreto con le misure urgenti di rilancio economico”, e al “5,7 per cento” nel 2021. “Lo stock del debito pubblico è previsto pari al 155,7 per cento del Pil a fine 2020 e al 152,7 per cento a fine 2021”.

Secondo quanto indicato in uno dei passaggi della bozza del Documento di economia e finanza “il debito pubblico dell’Italia è sostenibile e il rapporto debito/Pil verrà ricondotto verso la media dell’area euro nel prossimo decennio, attraverso una strategia di rientro che oltre al conseguimento di un congruo surplus di bilancio primario, si baserà sul rilancio degli investimenti, pubblici e privati, grazie anche alla semplificazione delle procedure amministrative”.

Qui potete leggere il testo completo del def