Al di là degli errori che si possono commettere e delle imprecisioni che ciascuno registra, quando è obbligato a far fronte ad emergenze di un certo tipo, bisogna dar realmente conto del fatto che in Regione, quanto a livello Nazionale, non c’è mai stata assenza di attenzione.

L’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto capire che non si tratti solo e limitatamente di aspetti di carattere medico-ospedaliero, ma ha fatto chiaramente intendere quanto sia importante il contributo di ciascun cittadino al fine di limitare questa cattiva esperienza sanitaria. Sembrerà strano, ma sono proprio queste le circostanze in cui non solo si invitano le parti a deporre le quotidiane schermaglie politiche, ma c’è un invito a rispolverare, in ciascuno di noi, quello spirito collaborativo, spirito che sembrava già da tempo in disuso ormai abbandonato chissà in quale angolo della nostra storia.

Come dire, di fronte a un guaio di tale portata, si possono sfoderare momenti per lo più ordinari.

La chiusura delle scuole, dei momenti collettivi, culturali, sportivi, politici, testimoniano lo sforzo richiesto a ciascun soggetto, dai fanciulli, alle madri, ai padri, ai nonni, per non scordarsi i lavoratori, le imprese, il mondo religioso e l’intero tessuto che da luogo a un Paese. Tutto questo mette in rilievo il senso di collaborazione comune e di luminosi intenti di unità dell’intera Italia.

Per parte mia, ma gli esempi che cito sono geograficamente limitati, ricordo le tragedie capitate nelle nostre terre: la prima che ho vissuto direttamente relative all’alluvione nel 2003 della Val Canale Canal del Ferro; e, la seconda, vissuta ai margini, relativa alla tragedia del terremoto del 1976. Anche in questi due tristi casi, le popolazioni interessate hanno dato prova di una elevata partecipazione collettiva e di una sensibilità, non più registrate in misura così profonda.

Oggi, in un raggio molto più vasto, in una condizione che sembra via via diventare sempre più estesa, riscopriamo quanto sia importante, quanto sia intenso, quanto sia indispensabile, per ciascuno di noi, sentirsi uniti per fronteggiare in sintonia una calamità così rilevante.

Degli errori, delle inesattezze, dei modi non sempre adatti e cose di questo genere, non intendo in alcun modo rilevare. Sarebbe del tutto sciocco che mi mettessi a criticare un’azione, perché in questo modo, vanificherei il saggio messaggio di Mattarella, che ha invitato tutti quanti a rimboccassi le maniche e a seguire gli indirizzi volti a far convergere le energie, forze, abilità di tutti.