Condivido in pieno l’analisi di Pertile. Vorrei che sul tema potessimo invitare qualche esponente del mondo imprenditoriale, per esempio quello della Confindustria, nonché qualche voce della pubblica amministrazione, che ci aiuti nell’individuare la strada per il rinnovamento dello Stato.

C’è bisogno di aria in questo nostro Paese, di invito all’impegno, per chi studi, ricerchi, inventi, investa, applichi, e per chi organizzi, aiuti, favorisca, dia fiducia, controlli ma non ostacoli, incentivi. Insomma la macchina pubblica non va. La cultura giuridica semina troppa sfiducia, blocca, impedisce senza costrutto.

È necessario un concorso di energie per sbloccare il Paese. E forse la tremenda esperienza che viviamo può darci la spinta morale a compiere questo rinnovamento: meno consumismo, più serietà nel lavoro, più dovere, maggiore impegno personale di tutti.