Democratici e Popolari per l’Abruzzo: alle Regionali con la lista “Centristi x l’Europa

Questo processo va concretizzato non con una nostalgica riproposizione di simboli e nomi superati dalla storia, ma attualizzando quell’esperienza e calando i principi nell’attuale contesto politico che appare confuso e inappropriato a fornire risposte al Paese.

Il Movimento “Democratici e Popolari per l’Abruzzo”, di fronte alle allucinanti condizioni del panorama politico del nostro Paese, intende sollecitare l’impegno di donne e uomini di buona volontà per valorizzare energie giovani ed esperienze collaudate.

Questo per fornire risposte adeguate al governo delle istituzioni, soprattutto a livello locale. Il movimento guarda con preoccupazione alla condizione di isolamento dei Municipi, in cui Sindaci ed amministratori sono lasciati alla mercè delle emergenze frutto di errori di programmazione, di sovrapposizioni e di mancanza di risorse. Il territorio necessita di una rilettura delle modalità di governo e il movimento ha posto grande attenzione alle elezioni del 10 febbraio della Regione Abruzzo, aprendo una fase di riflessione progettuale per fornire sollecitazioni, idee ed esperienze e partecipando attivamente alle elezioni stesse con la lista “Centristi x l’Europa– Solidali e Popolari con Legnini”, sostenendo con determinazione la candidatura a presidente di Giovanni Legnini e lavorando all’articolazione di una coalizione plurale, democratica, costituzionale e desiderosa di un’Europa con al centro la giustizia sociale e non le lobby e gli speculatori.

Il movimento, inoltre, pone al centro della propria riflessione ideale il documento “Se ne parli”, frutto di un intenso lavoro di confronto sollecitato in quasi due anni dal “Laboratorio Spataro – scuola di formazione per il popolarismo nel Paese e nelle istituzioni” e che fa riferimento ai principi e alle idee di fondo che hanno caratterizzato l’esperienza del cattolicesimo democratico e popolare. Il programma è pubblicato sul portale www.terzomillennio.eu.

Questo processo va concretizzato non con una nostalgica riproposizione di simboli e nomi superati dalla storia, ma attualizzando quell’esperienza e calando i principi nell’attuale contesto politico che appare confuso e inappropriato a fornire risposte al Paese. Il movimento partecipa alla riflessione in atto nella Rete Bianca, contenitore in sintonia con i contenuti del cattolicesimo democratico e popolare.