Sono ben otto, infatti, le regioni che andranno al voto. Si tratta di una serie di test importanti per l’attuale maggioranza di governo.

Le elezioni in Emilia Romagna
In Emilia Romagna il voto è previsto il 26 gennaio 2020. Il governatore uscente del centrosinistra Stefano Bonaccini si ripropone per un secondo mandato. A sfidarlo dal centrodestra è Lucia Borgonzoni, della Lega.

Le elezioni in Calabria
Anche qui si voterà il 26 gennaio 2020. Il centrosinistra ha scelto di non candidare il presidente di Regione uscente, Mario Oliverio, e di puntare sull’imprenditore Pippo Callipo. Il M5s ha scelto il docente universitario Francesco Aiello, approvato dalla piattaforma Rousseau. Il centrodestra ha scelto la deputata di Forza Italia Jole Santelli.

Le elezioni in Campania
Voto in primavera invece in Campania, dove la data deve essere ancora ufficializzata. Salvo colpi di scena, per il centrosinistra dovrebbe ricandidarsi il presidente uscente Vincenzo De Luca. Già deciso, invece, il candidato della coalizione di centrodestra: è Stefano Caldoro.

Le elezioni in Puglia
Si vota entro la primavera anche in Puglia. Il presidente uscente Michele Emiliano, di centrosinistra, ha deciso di ricandidarsi, ma dovrà affrontare le primarie di coalizione. Il centrodestra candida Raffaele Fitto.

Le elezioni in Toscana
La Toscana andrà alle urne sempre in primavera.  Per il centro sinistra il nome è quello di Eugenio Giani, attuale presidente del Consiglio regionale. Il centrodestra deve ancora trovare un accordo: potrebbe sostenere Susanna Ceccardi, ex sindaca di Cascina (Pisa), ed europarlamentare della Lega. Ma si parla anche di Paolo Del Debbio. In questa regione resta invece piuttosto debole il M5S.

Le elezioni nelle Marche
In primavera si vota anche nelle Marche. La ricandidatura del presidente uscente del centrosinistra, Luca Ceriscioli, deve passare attraverso le primarie. Il centrodestra sembra aver raggiunto un accordo sul nome Guido Castelli, ex Forza Italia passato Fratelli d’Italia.

Le elezioni in Liguria
In Liguria è ancora da chiarire se il governatore uscente Giovanni Toti, fuoriuscito da Forza Italia e fondatore del nuovo partito Cambiamo!, otterrà la ricandidatura. Il centrosinistra deve invece sciogliere il nodo. Anche qui potrebbe non riproporsi l’alleanza tra Pd e M5s.

Le elezioni in Veneto
Anche il Veneto viene da una (lunga) esperienza di centrodestra. È una vera e propria roccaforte della Lega, che alle ultime Europee da sola ha ottenuto quasi il 50 percento dei consensi. È molto probabile la ricandidatura del presidente uscente Luca Zaia (Lega). Il centrosinistra sembra intenzionato a proporre la candidatura dell’attuale capogruppo Stefano Fracasso. Anche per il Veneto voto nella primavera 2020.