Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto nazionale malattie infettiva Lazzaro Spallanzani di Roma dichiara che: “E’ cambiata completamente la carta d’identità del contagiato. Oggi è molto più giovane, poiché l’età media si è abbassata soprattutto nell’ultimo mese: il 52% sono persone che vanno dai 18 ai 50 anni, il 12% fino a 18 anni. E spesso non è italiano.”.

“Molti colleghi e istituzioni che dovrebbero essere autorevoli e in qualche caso non lo sono state, enfatizzavano fino alla catastrofe il messaggio ‘Non abbiate paura’, rendendo i cittadini più deboli. Siamo stati fortunati, o bravi, non lo so. Ma la nostra flessibilità ci ha indotto ad andare velocemente lì dove c’erano i focolai, in una campagna di aggressione al virus. Bisogna continuare su questa strada”.

“Sono terrorizzato da quello che succederà o potrà succedere a settembre, penso a scuola e bus”.