Dichiarazione di Gerardo Bianco e Maurizio Eufemi

C’è bisogno di un risveglio delle coscienze e di spirito vitale, come accadde nel secondo dopoguerra per ritrovare un nuovo spirito ricostruttivo – come ha ricordato saggiamente Giuseppe De Rita – per reagire alla profonda crisi economica e sociale.

Non ci si può infatti illudere che il Paese possa ritrovare la via della ripresa dello sviluppo se si affida all’assistenzialismo di Stato. Sarebbe una Italia senza prospettiva e senza futuro se non si risvegliano le forze morali e gli spiriti vitali fondamentali anche per dare vigore alla vita economica del Paese.
Non mancano le risorse e una generazione di uomini e donne capaci di affrontare le sfide del presente con coraggio e determinazione.

C’è bisogno anche di individuare un modello di sviluppo adeguato alle nuove condizioni per sostenere le imprese con iniziative anche innovative.

Il Paese sarà condannato inesorabilmente al declino se non consoliderà il sentimento civico dei doveri e delle responsabilità verso la società a partire dalla grave evasione fiscale.

Soltanto con sussidi di Stato non c’è un grande generale risveglio per il quale tutti gli italiani devono sentirsi impegnati.