Articolo pubblicato dalla rivista “Atlante” della treccani a firma di Mario Del Pero.

Ha fatto scalpore, e non poteva essere altrimenti, lo scandalo che ha coinvolto Jerry Falwell Jr. e la moglie Becki, e che ha provocato le dimissioni del primo dalla guida della Liberty University, l’importante (e ricchissima) università evangelica di Lynchburg in Virginia. Da tempo si susseguivano articoli e polemiche sulla spregiudicata gestione dell’ateneo da parte di Fallwell e sullo stile di vita della coppia, alquanto libertino e assai poco consono ai precetti evangelici che la Liberty University impone invece ai suoi studenti e docenti (“le relazioni sessuali al di fuori di un matrimonio sanzionato dalla bibbia (biblically ordained) tra un uomo nato naturalmente e una donna nata naturalmente (between a natural-born man and a natural-born woman) non sono consentiti a Liberty University”, legge il codice di condotta della scuola).

Fallwell è figlio di uno dei più importanti e potenti leader evangelici dell’America contemporanea, quel Jerry Falwell Sr. che oltre a fondare la Liberty University diede vita, nel 1979, alla famosa Moral Majority che tanta parte ebbe nella svolta conservatrice post-anni Settanta. Falwell è insomma un nome pesante e influente nella galassia evangelica bianca. Jerry Jr. fu forse la prima importante figura pubblica dell’evangelicalismo a sostenere Donald Trump nel 2016, quando ancora gran parte della destra cristiana guardava con sospetto al miliardario newyorchese e appoggiava, tra i candidati alle primarie repubblicane, soprattutto il senatore del Texas Ted Cruz. Evangelici bianchi che poi avrebbero preferito Trump a Clinton con una maggioranza schiacciante (circa 80 a 15 secondo vari studi del voto). Un sostegno, questo, che non è venuto meno durante il primo mandato trumpiano, a dispetto di prese di posizione critiche nei confronti del presidente da parte di alcuni leader evangelici e della stessa principale rivista dell’evangelicalismo americano, Christianity Today.

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