Sono tra i farmaci più prescritti in assoluto. Ma gli inibitori di pompa protonica (PPI) dovrebbero essere prescritti al dosaggio inferiore e per il minor lasso di tempo possibile, in relazione alla condizione trattata . E non certo all’infinito e senza alcuna rivalutazione, come purtroppo spesso avviene.

Il motivo non è solo quello dello spreco di risorse, ma del pericolo degli effetti indesiderati anche gravi che una somministrazione sconsiderata di questa categoria di farmaci può causare.

Un messaggio questo che dovrebbe arrivare anche a tutti i medici e i pazienti italiani, visto che nel nostro Paese pantoprazolo, lansoprazolo e omeprazolo figurano nella top ten dei farmaci più prescritti. Con buona pace dell’appropriatezza e della evidence based medicine.

A fare il punto sugli effetti collaterali da PPI, ancora poco conosciuti, provvede adesso una review pubblicata su CMAJ (Canadian Medical Association Journal).