La presidenza di Donald Trump è ormai in una spirale finale caotica . Ma anche con la fine così vicina, ogni ora sembra portare una nuova minaccia alla fragile democrazia americana.

A meno di due settimane dall’insediamento del presidente eletto Joe Biden, la nazione è al limite – incerta se Trump inciterà un altro round di violenza o se continuerà, petulante, come al solito, a  lamentarsi della decisione di Twitter di bandirlo .

Il rapporto tra Trump e Pence (il suo vice)  è ormai esaurito: non si parlano da mercoledì scorso, dopo la presa d’assalto del Campidoglio, con il presidente che non si è mai preso la briga di controllare la sicurezza di Pence.

Presidente, che inoltre, non ha mai speso una parola per Brian Sicknick, che è morto, secondo i funzionari, “a causa delle ferite riportate durante il servizio” in Campidoglio.

E se l’insurrezione ha quindi messo il paese e i legislatori davanti ad un bivio. Impeachment o provvedimenti contro il presidente.

Biden invece, ha mostrato scarso entusiasmo per queste soluzioni, sapendo che un processo al Senato oscurerebbe i suoi primi giorni in carica e offrirebbe ai repubblicani una platea dalla quale sostenere che i suoi appelli all’unità e all’impegno per raffreddare le passioni partigiane erano solo parole .

Comunque in qualsiasi modo finirà sarà la fine ignominiosa del trumpismo.