I 45 ventilatori Aventa-M inviati dai russi negli Stati Uniti dopo che il presidente Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin hanno discusso della spedizione in una telefonata del 30 marzo scorso non erano stati autorizzati dalle autorità sanitarie statunitensi.

L’attrezzatura è stata ricevuta dagli agenti della Federal Emergency Management Agency (Fema) a New York il 1° aprile. Il Cremlino e il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti hanno salutato la consegna come esempio di collaborazione per combattere un nemico comune. Per aiutare a far fronte alla rapida pandemia Covid-19, la Food and Drug Administration degli Stati Uniti aveva introdotto un protocollo di emergenza per consentire la distribuzione dei respiratori senza il processo di approvazione dell’agenzia, dispendioso in termini di tempo.

I respiratori russi, tuttavia, non hanno nemmeno ricevuto l’autorizzazione rapida di emergenza della Food and Drugs Administration prima di essere consegnati negli ospedali statunitensi.

Inoltre tali respiratori non sono mai stati forniti agli ospedali locali, che alla fine non ne hanno avuto bisogno avendo necessità, per funzionare, di una tensione elettrica non compatibile negli Stati Uniti.