Il quartiere Colle Parnaso di Roma sorge sulla Riserva Naturale Laurentino-Acqua Acetosa Ostiense nei pressi di un sito archeologico che presenta reperti di epoca romana, ville patrizie e, poco distante, l’ex sorgente San Paolo.

Sembrerà strano ma anche il più famoso Monte Parnaso consacrato al Dio Apollo e alle nove Muse possedeva una fonte sacra, la fonte Castalia.

Ora, però, questo scorcio di Roma incantevole è percorso da varie turbolenze nella gestione del patrimonio storico.

E anche se molti condomini si sono organizzati in modo proprio per provvedere al decoro delle aree verdi adiacenti alle case, nulla possono per la salvaguardia delle strutture situate sui terreni prospicienti il comprensorio.

Non sono bastate le numerose richieste inviate alla proprietà ex Parnasi e al Comune di Roma per ristabilire il decoro delle strutture. E a nulla sono valsi i molti appelli inviati al municipio in questi anni.

Le villette situate sui terreni vicini alla via Cristoforo Colombo sono ormai arrivate ad un grado di abbandono inammissibile per un Comune come Roma, come inammissibile è l’impossibilità da parte dell’Amministrazione capitolina a far rispettare agli attuali proprietari un minimo di decoro.

Se non si riesce a stabilire una adeguata ristrutturazione e salvaguardia da parte della proprietà non sarebbe ora, per il Comune, di acquisire questi stabili e destinarli ad attività utili per il quartiere?

Non sarebbe arrivato il momento di mettere in sicurezza anche questa parte della città? Non sempre il destino è favorevole. Uno sfortunato crollo delle strutture potrebbe comportare danni gravi su l’unica strada di passaggio pedonale del quartiere.

Ecco perché, ora più che mai, gli abitanti del quartiere chiedono che il Comune di Roma si faccia sentire e possa risolvere un’annosa questione che da troppo tempo va avanti.