Massimo Clementi, direttore del laboratorio di virologia del San Raffaele ha stabilito che: “All’inizio dell’epidemia, al Pronto Soccorso del San Raffaele arrivavano 100 persone e la maggioranza aveva bisogno della terapia intensiva e dell’assistenza ventilatoria. Da due settimane non arrivano più, sono diminuiti i ricoveri. La malattia si è modificata o si sta modificando”.

“Al San Raffaele abbiamo ricoverato oltre 1000 persone, è stata fatta un’identificazione molto attenta dei fattori di rischio che portano da un’infezione lieve a una grava. I fattori di rischio vanno tenuti a bada, sono state introdotte terapie efficaci”, aggiunge. “E’ noto che i virus sono molto più cattivi quando arrivano per la prima volta all’uomo. Conosciamo altri 6 coronavirus umani, 4 dei quali ci infettano da sempre. Questo coronavirus, se continua così, nel tempo potrebbe modificare il proprio profilo clinico di rischio e potrebbe adattarsi all’ospite”.