Si è riunita nei giorni scorsi la Cabina di regia per le Zone economiche speciali (Zes), presieduta dal ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, con i rappresentanti delle regioni del Mezzogiorno, le autorità portuali, il Dipartimento per le Politiche di coesione e l’Agenzia per la coesione territoriale, nonché i Dicasteri interessati. La riunione è stata l’occasione per delineare un quadro delle iniziative che il Governo ha assunto e assumerà in itinere per rilanciare le Zes, migliorandone le potenzialità a partire dall’individuazione delle eventuali criticità sia nelle amministrazioni centrali che regionali, come pure nella stessa governance.

“Il Governo ha voluto rafforzare in maniera significativa lo strumento delle Zes – ha spiegato Provenzano”. Il Ministro ha inoltre dato notizia dell’interlocuzione in corso con il Mef per chiedere, sulla base dei recenti incontri con la Commissione europea, una diversa interpretazione che l’Agenzia per le entrate ha dato del credito di imposta, assai restrittiva in particolare per le iniziative imprenditoriali che riguardano le attività logistiche, decisive per lo sviluppo di queste aree. Per quanto riguarda poi il tema delle infrastrutture interne alle Zes, Provenzano ha comunicato come il Governo non abbia definanziato alcunchè, anzi ha annunciato che in Legge di Bilancio è stato creato uno strumento rivolto al finanziamento delle infrastrutture denominato “Infrastrutture dell’ultimo miglio”, ovvero quelle che permettono il collegamento delle Zes con l’esterno. Le risorse previste per i “grandi investimenti Zes”, che non erano state utilizzate, ma di fatto giacevano immobilizzate per la complessità attuativa, e che comunque dai dati e dalle stime disponibili eccedevano di molto la possibile implementazione di investimenti delle imprese localizzate nelle Zone per gli anni 2020 e 2021, hanno alimentato interamente il Fondo “Cresci al Sud”, misura che in larga parte ha le stesse finalità, ma che si attua su tutto il Mezzogiorno per acuire gli impatti: “un fondo che dunque si applica anche alle Zes e, qualora sarà necessario – ha aggiunto Provenzano – potrà prevedere una riserva per le imprese localizzate nelle Zone”.