Il Mississippi ha avviato formalmente il processo per rimuovere il simbolo confederato dalla sua bandiera.

La bandiera confederata è il simbolo scelto nel 1861 dai sette stati che tentarono di separarsi dalla Federazione americana, per evitare l’abolizione della schiavitù. Una protesta durata decenni.

Già nel 2001 venne proposto un referendum per modificare la bandiera dello stato. Il referendum proponeva di sostituire la bandiera degli stati confederati, considerata irrispettosa per gli afroamericani, con un cerchio di venti stelle: 13 stelle in rappresentanza dei tredici stati che per primi composero l’Unione, sei stelle per rappresentare gli stati sotto i quali è stato territorio il Mississippi. Una stella grande al centro in rappresentanza dello stato stesso. Inoltre il numero complessivo delle stelle avrebbe richiamato il fatto che il Mississippi sia stato il 20º stato ad entrare a far parte dell’Unione.

Il referendum venne bocciato con il 65% dei votanti contrari al cambio.

Poi la contestazione rinacque nel 2015 dopo la strage di Charleston indicando la bandiera come una vergogna.

Ma perché le proteste trovassero nuovo vigore, si sono dovute attendere le recenti tragedie.