Il dibattito sui mali di Roma deve continuare: è questo il senso dell’iniziativa che il Movimento cristiano lavoratori (Mcl), nato agli inizi degli anni ‘70 da una doppia scissione a destra delle Acli, ha organizzato ieri pomeriggio a Roma. Nel corso dell’incontro sono stati presentati alla stampa gli atti del convegno “Dai mali, le idee: proposte per Roma” che si è tenuto lo scorso 30 ottobre all’Ara Pacis.

Il maggior contributo reca la firma di Pietro Giubilo, già segretario romano dc e per 11 mesi sindaco della città (agosto 1988-luglio 1989), che nel precedente incontro aveva svolto la relazione più densa sul piano programmatico.

Dagli interventi sono emersi ulteriori proposte e progetti per il rilancio di Roma, che saranno approfonditi in altre iniziative ad hoc, sia confrontandosi con le categorie economiche sia andando nelle periferie dove sono presenti e attive sul territorio sedi di Mcl e dei suoi servizi.

“È un percorso che continueremo fino alle prossime elezioni amministrative e anche dopo, se necessario, richiamando tutti, in primis il mondo cattolico, alla disponibilità di un impegno per Roma e i suoi cittadini”, ha detto il presidente del Movimento, Carlo Costalli, a conclusione dei lavori.

La nota più significativa di questa mobilitazione in chiave cattolico moderata è lo sforzo teso ad aggiornare le grandi linee socio-urbanistiche su cui, a partire dalla seconda metà del secolo scorso, è cresciuto il dibattito sul governo della città.

È mancato tuttavia un chiaro ragionamento sulle future scelte di ordine elettorale. Il Movimento, di certo, non confonde il piano sociale con quello politico. Tuttavia, in questa fase di larvato desiderio unitario dopo anni di diaspora susseguente alla scomparsa della Dc, bisogna capire se e come può intervenire la ripresa di autonomia (al centro) dei cattolici fino a ieri alleati di Berlusconi.

L’orgoglio di Giubilo, ora che si guarda alle res gestae democristiane con più serenità e interesse, merita indubbiamente rispetto. Se però resta solo orgoglio finisce per isterilirsi, non avendo respiro politico. 

Per questo è necessario che ulteriori sviluppi precisino il senso e la portata dell’iniziativa  utilmente avviata dal Mcl nazionale e romano.