“Signor Presidente, signori Capi di Stato e governo, signora Presidente della Commissione,

l’ultima volta che mi sono rivolto a voi eravamo nel pieno della pandemia. Sebbene la situazione sanitaria nell’UE sembri essere sotto controllo grazie alle misure adottate dall’Unione e dagli Stati membri, la portata della crisi e le sue ripercussioni economiche sono diventate ancora più evidenti. Il tempo è un lusso che non possiamo permetterci: dobbiamo agire con urgenza e coraggio, perché i cittadini, le imprese e le economie dell’Unione hanno bisogno di una risposta immediata. I cittadini si aspettano un’azione coraggiosa. E noi dobbiamo rispondere alle loro aspettative.

Innanzitutto ringrazio la Commissione per aver presentato una proposta ambiziosa che per noi rappresenta la base minima di partenza e non accetteremo nessun passo indietro. Riteniamo che sia ancora possibile apportare alcuni miglioramenti, in modo da garantire che le decisioni fondamentali che adotteremo vadano a beneficio dei cittadini. Nessuno deve rimanere indietro.

Ciò mi conduce a una questione che sta a cuore al Parlamento, ossia che questo debito comune deve essere ripagato in modo equo senza lasciare l’onere alle generazioni future. E noi possiamo farlo puntando su lavoro e benessere. A questo proposito non dimentichiamo che intervenire solo con prestiti avrebbe conseguenze asimmetriche sul debito dei singoli Stati Membri e sarebbe più costoso per l´Unione nel suo insieme. Abbiamo ora l’opportunità di rimodellare l’Europa e di renderla più equa, più verde e più lungimirante. A tal fine dobbiamo cogliere al volo questa occasione per introdurre un paniere di nuove risorse proprie.

Serve riformare il versante delle entrate di bilancio e, per il Parlamento, l’introduzione di nuove risorse proprie è indispensabile. Il messaggio che vi rivolgiamo oggi è chiaro: vogliamo lasciare in eredità soluzioni permanenti sulle entrate rendendo l´ Unione europea forte, finanziariamente sostenibile e più autosufficiente. Per la stragrande maggioranza del PE questa è condizione indispensabile per qualsiasi accordo globale sul Quadro finanziario pluriannuale.

Oltre a rispondere alle sfide a breve termine, dobbiamo guardare al futuro con una visione strategica. Se da una parte abbiamo apprezzato la pronta risposta della Commissione alla crisi, dall´altra, la proposta riveduta relativa al Quadro finanziario pluriennale non é ancora all´altezza delle priorità che ci siamo dati all´inizio di questa legislatura e che oggi sono ancora più urgenti.

Dobbiamo proteggere i cittadini, ma anche offrire opportunità. Non possiamo parlare di investire nei giovani e nel contempo non sostenere adeguatamente Erasmus+, così come non possiamo sostenere in modo efficace il Green Deal e la digitalizzazione riducendo la dotazione del meccanismo “Connecting Europe”.

Sono molto preoccupato per l´impatto che la crisi sta avendo sulla vita delle persone. Ho ricevuto come voi un appello di numerosi associazioni di solidarietà che si occupano dei più poveri nei nostri paesi. E´ nostro dovere ascoltare queste voci ed assicurarci che il nostro sostegno ai più deboli non venga mai meno.

Essere autorità di bilancio e co-legislatore impone al Parlamento europeo una responsabilità nei confronti dei cittadini alla quale non intendiamo sottrarci. Ciò significa che il Parlamento europeo deve partecipare a pieno titolo alle decisioni sull’attuazione del piano di ripresa e sulla raccolta, ripartizione e utilizzo dei fondi.

La ripresa che vogliamo si baserà su una consistente parte di risorse esterne che si appoggiano al bilancio, pari a 500 miliardi. Sarebbe impensabile che queste risorse fossero sottratte al controllo democratico del Parlamento europeo.

Tutto ciò porta all’essenza del mio messaggio: abbiamo bisogno di un approccio comune che goda del massimo consenso, che unisca l’azione urgente allo sguardo rivolto al futuro e costruisca un’Europa più forte e più resiliente nell’interesse di tutti. Non é il momento di annacquare le nostre ambizioni. Dobbiamo mostrare ai nostri cittadini il valore dell’Europa e la nostra capacità di trovare soluzioni che contino per la loro vita. Questi strumenti permetteranno di ridurre le disuguaglianze e fare dell´Europa il leader delle trasformazioni epocali che abbiamo davanti. Transizione digitale e green economy, accesso alla tecnologia per tutti, creazione di nuovi posti di lavoro: sono le sfide dell´Europa del futuro.

Ringrazio la Presidenza croata che si é trovata ad esercitare la presidenza di turno, per la prima volta, in un semestre caratterizzato da una crisi senza precedenti e da un evento tragico come il terremoto. Vorrei rivolgere un saluto al primo Ministro e amico Andrej Plenkovic con il quale abbiamo lavorato con grande sintonia e spirito di collaborazione.

Infine per quanto riguarda le relazioni con il Regno Unito il Parlamento ha adottato ieri la sua risoluzione con una maggioranza dell´81% dei suoi componenti. Il nostro messaggio, che ho trasmesso al Primo Ministro britannico durante la Conferenza ad Alto livello, è chiaro: insisteremo per un accordo ambizioso, globale e completo, in linea con gli impegni congiunti assunti nella Dichiarazione politica. Riteniamo che questo sia il miglior risultato possibile per entrambe le parti e, nonostante il poco tempo a disposizione, con buona volontà e determinazione è ancora realizzabile.  Riponiamo piena fiducia nel nostro negoziatore Michel Barnier. Ho anche sottolineato al Primo Ministro che la Dichiarazione politica, accuratamente negoziata da entrambe le parti, costituisce le fondamenta su cui dobbiamo costruire un accordo. Non vi è alcuna possibilità, ma nemmeno alcuna ragione, per rinegoziare o rimettere in discussione quella Dichiarazione.

Dobbiamo essere ottimisti, ma anche realisti e farci trovare pronti ad un eventuale No Deal. Siamo alla vigilia di scelte importanti. Ci auguriamo che i governi dimostrino, nei confronti delle proposte della Commissione, lo stesso incoraggiamento manifestato dal parlamento. “Ogni lungo viaggio inizia con un primo passo” suggeriva Laozi. Se partiremo con il piede giusto, riusciremo ad andare tutti insieme molto lontano”.