Il Papa alla Messa conclusiva della GMG: giovani non è sinonimo di “sala d’attesa”

Voi, cari giovani, non siete il futuro, ma l’adesso di Dio

E’ una chiamata ad essere protagonisti della propria vita e ad impegnarsi per gli altri, a cominciare dalla propria comunità ecclesiale, quella che Papa Francesco rivolge alle centinaia di migliaia di giovani che hanno passato la notte al Metro Park di Panama.

Ma con una precisazione: la chiamata Dio la rivolge nell’oggi ed è adesso che attende la risposta. Il Papa commenta il brano evangelico di Luca del giorno dove si racconta di Gesù che, entrato nella Sinagoga, proclama davanti a tutti: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”.

Ai giovani raccomanda l’ascolto reciproco tra le generazioni per imparare gli uni dagli altri, in uno spazio comune in cui anche i giovani, però, possono darsi da fare.  “Nessuno ti può promettere neanche un giorno del domani – insiste il Papa – la tua vita è quella di oggi. Tu devi metterti in gioco oggi, il tuo spazio è di oggi. Come stai rispondendo a questo?” E ripete: “Voi, cari giovani, non siete il futuro, ma l’adesso di Dio”. Non domani ma adesso, “sentite di avere una missione e innamoratevene”. L’amore che Gesù ci insegna “è amore concreto, vicino, reale”.