A pagare stavolta è un Principe della Chiesa. Papa Francesco e il Segretario di Stato, Pietro Parolin, si sono mossi in sintonia, entrambi preoccupati di dare una risposta chiara alla pubblica opinione di fronte a uno scandalo finanziario dai risvolti preoccupanti. Nei Sacri Palazzi si avverte la determinazione di un Pontefice che mostra di non arrendersi alle deviazioni del servizio ecclesiastico. Ciò che è avvenuto ieri non è affatto usuale, dal momento che ha portato alla rimozione di un alto prelato di Curia.

Scrive il ben informato Nicola Graziani sull’agenzia di stampa AGI: “Come dire: chi crede di stare in piedi guardi di non cadere? Si saprà con i retroscena e con le ricostruzioni quale sia stato il tono dell’udienza conclusasi con l’annuncio che Giovanni Angelo Becciu, da due anni cardinale e responsabile del dicastero delle cause dei santi, ha lasciato l’uno e l’altro incarico. Pare non si sia trattato di cosa pacifica, comunque, e che Papa Francesco abbia – metaforicamente o meno – picchiato qualche pugno sul tavolo”.

In attesa dei retroscena evocati da Graziani, adesso la pubblica opinione può concentrarsi sull’aspetto che conta maggiormente, ovvero sulla scelta coraggiosa e di certo imprevista di Papa Francesco. La Chiesa attraversa una fase di profondi sommovimenti, con attacchi pesanti allo stesso Bergoglio. La rimozione di Becciu segna un punto di non ritorno: nella Chiesa mutano gli equilibri e si profilano nuovi scenari. L’accelerazione è sotto gli occhi di tutti, obbligando i diversi interlocutori, anche i più interni alle vicende del mondo cattolico, a un riesame delle prospettive.

Sarebbe un po’ fantasioso trarre spunto dal gesto del Papa per arrivare a una qualche conseguenza politica di corto raggio. Però un ragionamento va fatto, e proprio nel frangente attuale, allorché si prospetta di organizzare un nuovo partito d’ispirazione cristiana. Il rischio è che l’annuncio, posto che rispecchi una degna manifestazione di consenso popolare, si presenti immaturo e inopportuno. È tempo di accumulazione teorica e di discernimento, in particolare alla luce della forte iniziativa di un Pontificato che vuole riplasmare, come si vede, i comportamenti pubblici della Chiesa e dei cristiani.