Sintesi della relazione di Pierluigi Castagnetti a Casa Cervi in occasione del laboratorio Memoria di futuro del sindacato, organizzato dalla Cisl Emilia Centrale e dall’Istituto Alcide Cervi ().

Da dove sboccia la personalità straordinaria di Pippo Morelli? Bisogna considerare Pippo Morelli dentro la storia della sua famiglia (a partire dalla straordinaria figura del fratello, il partigiano Giorgio Morelli detto Il Solitario, ma non solo). Un luogo dove l’altruismo era la precondizione per dare senso alla propria esistenza.

Ma non possiamo fermarci qui, occorre osservare il contesto culturale, sociale, politico, spirituale. Pensiamo ad Ermanno Gorrieri e Luigi Paganelli: due resistenti modenesi, due laureati, due leader naturali che decidono entrambi di passare dalla Resistenza al Sindacato, alla Cisl. Dobbiamo focalizzare meglio questa genesi dell’impegno sindacale. Il sindacato non come interesse, esperienza transitoria in vista di altro, non solo come passione. 

Il Sindacato come Scelta di Vita. 

Una scelta rivolta a realizzare prioritariamente gli stessi obiettivi di una politica democratica con strumenti diversi e più efficaci di quelli dei partiti. Se la Resistenza ha valso l’intento di conquistare la libertà e di costruire la democrazia, il sindacato permette di perseguire un obiettivo che dà senso a entrambe: un di più di giustizia sociale.mC’è un momento e c’è un luogo in cui devi soprattutto: “Prendere parte”. Pippo Morelli dirà anche: “il dovere di dissentire”.  

Il sindacato è quindi un luogo privilegiato per tutto ciò: quasi un luogo teologico. 

Morelli e gli altri insieme a lui, a partire dalla straordinaria generazione della nuova Fim Cisl guidata da Carniti, hanno respirato un clima significativo, unico. Un clima che si è nutrito anche dell’influenza della grande figura di Giuseppe Dossetti, che pur si era già allontanato dalla politica quando lo stesso Morelli si laureerà nel 1955 all’Università Cattolica insieme al “dossettiano” Mario Romani.

(…) Carniti incontra Mazzolari nella sua città, Sandro Antoniazzi incontra Turoldo alla corsia dei Servi di Milano. 

Tutto ciò non è casuale, ma avviene senza esibire, senza in alcun modo clericalizzare. Il sindacato, la Cisl, rappresentava quindi un luogo plurale, ma dove era possibile, con un orizzonte largo, pienamente laico e aconfessionale, aperto al mondo, vivere coerentemente da cristiani. E lasciar respirare una laicità naturale praticata, però, senza negare la propria personalità e le proprie radici. (…)

Il convegno si è svolto il 9 settembre 2021, il testo appare nel blog “La strada di Pippo”. L’autore l’ha pubblicato sulla sua pagina fb.