Una combattente rispettosa degli altri, di tutti gli altri. Senza risparmiarsi, senza calcoli interessati. Carla Nespolo ha attraversato la vita sociale e quella istituzionale sempre a fronte alta, avendo come bussola la Costituzione repubblicana e la democrazia fondata sul lavoro. Ella, nata qualche mese prima dell’inizio della guerra di Liberazione, ne ha saputo cogliere il significato non di parte ma universale, e renderne testimonianza prima come consigliere provinciale, poi come parlamentare di lungo corso, presidente dell’Istituto per la storia della Resistenza di Alessandria e Asti, infine come presidente nazionale dell’Anpi.

Una seconda caratteristica di Carla è stato il senso delle istituzioni, intese come qualcosa che ci riguarda tutti, al di là e al di sopra delle nostre opzioni di partito e di cultura politica, e che esprimono il nostro desiderio di vivere insieme in una società attenta a tutti, ai più deboli in particolare. Infine, Carla Nespolo ha avuto forte il senso dell’amicizia: non posso dimenticare, qualche mese fa, alla vigilia dello scoppio della pandemia, la sua partecipazione alla serata per i miei 65 anni, nonostante la chiemioterapia appena fatta, la debilitazione evidente, ma gli amici sono amici. Ci mancherai, Carla.

Non solo a me e alla mia famiglia, ma alla tua Alessandria, al Piemonte, all’Italia tutta. Ci mancheranno la tua intelligenza lucida e la tua curiosità intellettuale anche su temi che potevano sembrare meno vicini alla tua sensibilità (ricordi le conversazioni e i ragionamenti sulla primavera della Chiesa di papa Francesco?), ma che invece toccavano le tue corde più intime. Perché nulla di ciò che è autenticamente umano ti è stato, sulla scia di un autore classico che conoscevi bene, estraneo. Anche per questo, grazie, senatrice Carla Nespolo.