Abbiamo assistito ad una ulteriore deriva del Parlamento. L’audizione del Presidente dell’inps Tridico ha perso ogni significato di solennità parlamentare per trasformarsi in una farsa. Si, perché si è svolta in streaming con collegamenti precari. I parlamentari hanno evitato di fare il sacrificio di andare a Montecitorio come si usava in occasioni rilevanti di crisi internazionali durante il periodo agostano di Camere chiuse. L’audizione perde così ogni significato perché sia l’audito che i commissari non sono soli nell’esprimere le proprie posizioni come pretenderebbe la rilevanza di una riunione urgente e delicata. Tutto è lasciato al libero arbitrio anziché al rispetto delle regole parlamentari!

Le audizioni sono state sempre un momento di verità perché anche gli sguardi, una incertezza, una interruzione finisce per far emergere quello che invece rimane nascosto.
Ieri dunque è stato fatto un grandissimo errore tecnico oltre che politico. Ma forse è stato voluto per tutelare l’audito. Molte domande sono rimaste inevase. La responsabilità è di chi ha permesso tutto ciò. Questa non è né trasparenza nè modernità, ma solo finzione!

Ps: una parola sull’INPS. Le leggi dello Stato sembrano essere di rango inferiore alle linee direttive che l’istituto emana a proprio piacimento introducendo vincoli tecnologici che servono all’INPS per avere il dominio sui cittadini! Tale è il caso di pratiche che devono essere presentate solo come dice l’istituto pur nel rispetto della legge. E anche quando l’istituto sbaglia o è in errore il cittadino è vittima del processo informatico interno. Questo è un arbitrio su cui occorre presto intervenire. La vicenda del bonus deve fare riflettere sull’uso dei dati sensibili. La questione è ancora aperta. Non può essere chiusa con una audizione farsa che ha visto molti complici e non ha dato le risposte attese.

C’è bisogno di una audizione vera a Montecitorio, nella Commissione Lavoro non in streaming! Lo streaming lasciamolo ai cda delle aziende. Il Parlamento non è una azienda ma il luogo della rappresentanza popolare.