Il leader della Chiesa cattolica in Irlanda ha in una lunga nota diffusa dalla Conferenza episcopale irlandese, chiesto scusa dopo la pubblicazione del rapporto choc sugli istituti per ragazze madri.

Nella nota si legge: “Accolgo con favore la pubblicazione del Rapporto ‘Mother & Baby Homes’. In qualità di leader della Chiesa oggi, prendo atto che la Chiesa fosse chiaramente parte di quella cultura in cui le persone venivano spesso stigmatizzate, giudicate e rifiutate. Per questo, e per il dolore di lunga durata e l’angoscia emotiva che ne sono derivati, chiedo scusa senza riserve ai sopravvissuti e a tutti coloro che sono personalmente coinvolti dalla realtà scoperta”.

“Sebbene possa essere angosciante, è importante che nei prossimi giorni tutti noi dedichiamo del tempo a riflettere su questo Rapporto che tocca la storia personale e l’esperienza di molte famiglie in Irlanda”, scrive il presidente dei vescovi cattolici. “Il Rapporto della Commissione aiuta a fare ulteriormente luce su quella che per molti anni è stata una parte nascosta della nostra storia comune e mette a nudo la cultura dell’isolamento, della segretezza e dell’ostracismo sociale che hanno dovuto affrontare le ‘madri non sposate’ e i loro figli in questo Paese”. “Dobbiamo chiederci: come è potuto succedere?”. “Dobbiamo identificare, accettare e rispondere alle più ampie questioni sollevate dal Rapporto sul nostro passato, presente e futuro”.

Istituite nel XIX e XX secolo, le istituzioni ospitavano donne e ragazze rimaste incinte al di fuori del matrimonio. Circa 9.000 bambini sono morti nelle 18 istituzioni sotto inchiesta, di cui due nel Donegal. Il primo ministro Mícheál Martin ha affermato che il rapporto, che può essere letto integralmente qui, descrive un “capitolo oscuro, difficile e vergognoso” della storia irlandese. “Come nazione dobbiamo affrontare la piena verità del nostro passato”, ha detto.