Istat, Eurozona: nel terzo trimestre si nota una crescita più sostenuta di quanto previsto.

Il Pil ha segnato significativi aumenti in Francia, Italia e Spagna

Nel terzo trimestre, il Pil dell’area dell’euro, dopo la flessione senza precedenti della prima metà del 2020, ha registrato una crescita più sostenuta di quanto previsto. Da maggio, il graduale allentamento delle misure di chiusura delle attività ha favorito la ripresa dell’economica: in T3 il Pil è aumentato del 12,5% (-11,7% nel secondo trimestre) pur rimanendo del 4,4% inferiore ai livelli registrati in T4 2019.

Il recupero è stato caratterizzato da un aumento generalizzato che ha riguardato i consumi privati (+14,0%, -4,6% rispetto al quarto trimestre 2019), gli investimenti fissi lordi e le esportazioni (rispettivamente +13,4% e +17,1%).

Il rimbalzo dell’attività è stato più incisivo tra i paesi che avevano registrato le contrazioni più ampie nel primo semestre: in T3 il Pil ha segnato significativi aumenti in Francia, Italia e Spagna (rispettivamente +18,7%, +15,9% e +16,7%), e un rialzo più contenuto in Germania (+8,5%).

Gli andamenti trimestrali sintetizzano, e in parte attutiscono, le forti fluttuazioni che hanno caratterizzato la dinamica degli indicatori mensili. La produzione industriale ha registrato un crollo a marzo e aprile per poi segnare un deciso rimbalzo fino a luglio e aumenti più contenuti nei mesi successivi.

Mentre a novembre, la variazione annua dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) è rimasta negativa (-0,3%) condizionata dalle diminuzioni dei prezzi dell’energia, nonché dalla riduzione temporanea delle aliquote IVA tedesche, entrata in vigore a luglio.

Anche l’attuale quadro previsivo è caratterizzato da “una forte incertezza, soprattutto considerando la ripresa dei contagi in quasi tutti i Paesi e dell’implementazione delle misure di lockdown. Ma l’avvio della campagna di vaccinazione su scala europea dovrebbe generare un significativo miglioramento delle aspettative e un progressivo ritorno alla normalità.