Italiani all’estero: un sito per raccontare le eccellenze del Bel Paese nel mondo

La domanda di conoscenza dell’italiano, secondo il presidente Mattarella, diventa motore propulsore “capace di rilanciare importanti rapporti con i paesi lontani”.

Italiani.it, la rete degli italiani nel mondo, racconta le persone, le realtà e le tradizioni che esprimono l’Italia migliore. Lo fa attraverso le testimonianze ed i racconti degli italiani innamorati della propria terra, che diventano a loro volta narratori di storie e di luoghi a loro cari.

Sfruttando le potenzialità del web, gli editori di italiani.it hanno creato un vero e proprio network, caratterizzato da decine di portali diretti dai corrispondenti sui territori, referenti da tutte le regioni del Paese e anche da diverse città estere. “L’obiettivo – spiega Paola Stranges, tra i fondatori di italiani.it – è quello di trasmettere il senso di comunità e appartenenza; divenire un punto di riferimento per l’italianità, la cultura italiana e le eccellenze del nostro Paese. Il nostro nome è l’essenza della nostra idea, del nostro progetto: siamo la rete degli Italiani nel mondo”.

Un lavoro di rete che ha messo in relazione decine di città italiane (gli it.Locali) con alcune delle più importanti metropoli internazionali come Parigi, Londra, Buenos Aires, Toronto; altre città ancora stanno per aggiungersi all’elenco degli It. sia dall’Italia che dall’estero. “Un percorso avviato da tempo – ribadisce la fondatrice – e che vogliamo proseguire col nostro progetto di inter-relazione tra gli Italiani che stanno nel nostro Paese e quelli che vivono nel resto del mondo”.

“Facciamo nostro – sottolinea ancora Paola Stranges – il pensiero che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso alla terza edizione degli Stati generali della lingua italiana nel mondo che ha avuto per tema ‘L’italiano e la rete, le reti per l’Italiano’ e che è stata promossa dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, l’Accademia della Crusca e l’Ambasciata della Confederazione Elvetica”.
“Il capo dello Stato ha rimarcato come le comunità di origine italiana all’estero siano i primi naturali moltiplicatori di italianità – tiene ad evidenziare l’editrice di italiani.it – antenne capaci di trasmettere sia il forte carattere della tradizione sia il Paese di oggi con la sua cultura, con il suo modo di vivere di produrre e di lavorare, con la sua capacità di innovazione”.

La domanda di conoscenza dell’italiano, secondo il presidente Mattarella, diventa motore propulsore “capace di rilanciare importanti rapporti con i paesi lontani”. La lingua, dunque, intesa “come strumento di integrazione per il quale è prezioso il ruolo degli enti locali, della società civile e di tutte le istituzioni pubbliche e private”. “Riteniamo – rimarca Stranges – che Italiani.it stia facendo, già da qualche anno, quest’azione non solo di rilancio e di diffusione della lingua italiana ma anche di promozione e valorizzazione della storia, della cultura, dell’arte di cui il nostro Paese è da sempre emblema”.

Dopo anni di lavoro certosino, si può ben affermare che italiani.it ha realizzato una capillare opera di radicamento sui territori. Il progetto culturale della ‘rete degli italiani nel mondo’ oltre ad avere un nutrito gruppo di qualificati corrispondenti, si avvale di una ben collaudata squadra tecnica: professionisti del web che costantemente curano e ottimizzano sul piano digitale il lavoro prodotto dai referenti degli it.locali.
L’idea di creare un grande portale che raccontasse l’Italia migliore, nella nostra nazione e anche oltre i nostri confini, è nata da un gruppo di editori originari della Calabria. La sede ufficiale di italiani.it è infatti a Conflenti, piccolo centro montano in provincia di Catanzaro. Una idea lungimirante, un progetto che punta alla ri-conquista culturale di un Paese che può e deve ri-scoprire la sua grande ricchezza che affonda le radici in una storia millenaria. Un tesoro inestimabile straordinariamente apprezzato all’estero ma, forse, mai sufficientemente conosciuto e valorizzato dagli italiani che risiedono nel Bel Paese.