Oggi, nella capitale americana, Federiga può festeggiare il suo compleanno con l’entusiasmo del cuore e della testa per lo scenario di vittoria, ormai più che certa, che premia gli sforzi dei Democratici d’Oltreoceano. Ha seguito passo dopo passo le battute di questa lunga campagna elettorale. Conosce personalmente Joe Biden – “un uomo ben diverso da come lo descrivono i media, specie in Italia” – e gode dell’amicizia particolare di sua sorella Valerie. Chi è Federiga Bindi, giovane donna di non remote passioni politiche, evidentemente ancora molto forti? Professore di Relazioni Internazionali all’Università di Roma Tor Vergata, in questo momento ricopre la carica di Direttore della Foreign Policy Initiative all’Institute of Women’s Policy Research a Washington DC, dove pure ha lavorato presso la Brookings Institution, la SAIS Johns Hopkins, la Carnegie Endowment for International Peace e il Senato americano. Il colloquio offre un quadro interessante della politica statunitense e tratteggia bene il profilo del nuovo Presidente. 

Alla fine, secondo una verità che circola in Italia, l’Onda Blu (il Blu dei Democratici) non ci sarebbe stata. Eppure, a conti fatti, la vittoria di Biden appare più che netta. È poi così vero che la cosiddetta “America profonda” è contro questa svolta politica?

Veramente l’Onda Blu c’è, è più un problema di illusione ottica perché ci stiamo mettendo così tanto a finire di contare i voti. Ma se guardiamo ai fatti, Joe Biden ha ricevuto oltre 74 millioni di voti – il maggior numero mai raggiunto da un Presidente americano – ed è verosimile che finisca con 320 voti elettorali, il primo democratico in 24 anni a vincere l’Arizona e il primo in 28 anni a vincere la Georgia. Inoltre, i Democratici mantengono il controllo della Camera, mentre al Senato siamo a 48 pari. Penso che sia una bella Onda Blu, o Muro Blu come dice Biden.

Trump ha diviso l’America, Biden si propone di riunirla. Avverti la consistenza politica di questo impegno o siamo ancora in campagna elettorale, con la retorica conseguente?

È difficile pensare ad un politico più autentico di Joe Biden, una persona che ha sempre detto quello che pensa – anche a costo di qualche gaffe! – e che quello che dice, fa. A differenza di Trump, Biden ama profondamente l’America e vede che in questo momento è un paese diviso, ferito. Per questo non si stanca di ripetere che è il candidato democratico, ma sarà il presidente di tutti gli americani. E lo sarà per davvero. È l’unica persona che, grazie alla sua grandissima umanità ed empatia, può riunire il paese. 

Sul piano personale, Biden “non appare”. Viene dipinto come un uomo grigio, senza mordente, poco adatto alla funzione di Presidente. So che hai avuto modo di conoscerlo e quindi puoi darci un ritratto più veritiero dell’uomo e della sua famiglia.

Francamente questa descrizione mi sorprende: è questo che si pensa in Italia? Non potrebbe esserci una descrizione più fuorviante di Joe Biden. I Biden sono di origine irlandese. Joe è un uomo affascinante, divertente, sempre pronto alla battuta, affettuosissimo e generoso, tutte qualità del vero leader. Tutta la sua famiglia è davvero speciale, a cominciare dalla sorella e super consigliera Valerie, mia cara amica. I Bidens sono stati per me fonte di ispirazione. Se è possibile per una persona diventare Vice Presidente della maggior potenza del mondo e restare una persona così autentica e speciale, allora gli Stati Uniti sono davvero un paese unico ed hanno un futuro. Quando è morto l’adorato figlio Bo sono andata, come centinaia di persone, a salutare la salma alla loro parrocchia a Wilmington, in Delaware. Mi sono messa in fila, senza dire nulla a Valerie perché non mi sembrava il caso. Ma quando sono arrivata vicina alla bara, Val mi ha visto ed è corsa da me e mi ha portato dal fratello. Joe, quello che più stava soffrendo, ha cominciato a ringraziarmi, mi ha abbracciato e consolato, quasi fossi io quella che affrontava un lutto così terribile. Questo è Joe Biden, una persona dall’umanità e generosità ed empatia – nonché amore verso il prossimo, – davvero unici. Una persona speciale. 

Cosa si aspetta, secondo te, il popolo che ha votato Biden? E cosa può fare lui, anche come segno simbolico, fin da subito?

Gli americani hanno innanzitutto bisogno di pace e riconciliazione. Il paese è esausto, dopo quattro anni di ottovolante, in cui ogni mattina ci si è svegliati pensando: quale altra follia succederà oggi? Sono stati quattro anni davvero terribili: adesso è come uscire da una relazione abusiva. 

All’estero la gente vede i film di Hollywood, magari fa un viaggetto a NYC, Miami e San Francisco e pensa di conoscere il paese. Non c’è niente di più distante dalla realtà dei film di Hollywood: gli Stati Uniti sono un paese profondamente diverso e fratturato: reddito, educazione, etnia, lingua, religione, politica, stile di vita, e via dicendo. Dobbiamo sempre ricordarci che solo 66 anni fa gli Stati Uniti erano un paese segregato, dove in ben 17 stati i neri erano, legalmente, cittadini di serie B. La candidata Vice Presidente Kamala Harris, negli anni 70, era una delle bambine che con lo scuolabus, per forzare l’integrazione,    venivano portate in scuole “bianche”. 

Nell’elezione di Barack Obama molti hanno visto la riparazione di torti ultracentenari e si sono illusi che gli Stati Uniti fossero un paese finalmente diverso e integrato. Certamente, le cose sono migliorate. Ma la realtà è che in molte parti del paese restano cicatrici, differenze profonde e segregazione informale. Mentre Obama faceva fare un salto progressista al paese, la maggioranza silenziosa e povera bianca covava risentimento. Basta uscire delle strade principali per toccare con mano una povertà da terzo mondo. Bianchi senza educazione e senza prospettive hanno dato la colpa della loro miseria al Presidente nero. L’odio per il diverso è tornato a galla assieme a schiere di white supremacists. Donald Trump ha soffiato sul fuoco di questa insofferenza e di queste divisioni, e al posto dei modi civili ed educati di Barack Obama ha proposto violenza verbale e fisica. Queste persone gli credono quando, dalla Casa Bianca, dice che l’elezione è rubata: per questo è così pericoloso. Quattro anni dopo il 2016, avendo cognizione di causa, il numero di persone che ha votato Trump è aumentato, non diminuito. Sperando che il paese non scoppi prima del 20 gennaio, la riconciliazione sarà un processo lungo e difficile. Ci vorranno tutta l’umanità e l’esperienza di Joe Biden per andare incontro a queste persone. 

Da questa parte dell’Atlantico, la nuova presidenza ridà fiato alle buone relazioni tra Europa e Stati Uniti. L’Italia, nel nuovo quadro che si va delineando, è in condizione di giocare un ruolo? Molte cose dovranno cambiare, in particolare per sanare le ferite della politica che corre lungo l’asse Usa-Europa-Russia. E poi c’è sempre il Mediterraneo, con il suo carico di conflitti e contraddizioni…

L’Italia ha un posto speciale nel cuore di Joe Biden. Dopo che è morto Bo, è lì che la famiglia è andata per Thanksgiving. Jill, la moglie, è di lontane origini italiane. Detto questo, ci vuole ben altro perché l’Italia possa davvero contare sullo scacchiere transatlantico. La politica estera dell’Italia è uno degli ambiti della mia attività accademica, ci ho scritto dei libri sopra e mi dispiace dire che più che passa il tempo e meno contiamo. Non abbiamo più il vantaggio di essere un paese cerniera della guerra fredda e la partita del Mediterraneo l’abbiamo giocata malissimo in questi ultimi anni. Ci vuole altro che Joe Biden per rimettere Roma sulla mappa, ci vorrebbe una classe politica più competente e con un gravitas internazionale di ben altro calibro. 

Infine, un cattolico che sale, dopo oltre mezzo secolo, per la seconda volta alla Casa Bianca, è comunque un evento eccezionale. C’è da sperare in un dialogo più sereno tra Washington e Santa Sede dopo le “minacce” di Pompeo, il falco per eccellenza dell’Amministrazione Trump?

La famiglia Biden è profondamente e sinceramente cattolica. Non credo sarebbero potuti sopravvivere a tutto il dolore e le prove a cui la vita li ha sottoposti mantenendo un cuore puro ed una grande umanità senza una fede fortissima. Biden ha incontrato Papa Francesco, entrambi figurano come cattolici progressisti e sono sicura che l’intesa tra loro due sarà evidente e permetterà tutt’altro dialogo rispetto a quello degli ultimi quattro anni.