La colica renale è un dolore acuto dell’uretere che è provocato dal passaggio di calcoli e che comporta prima dilatazione e in seguito spasmi.

Il dolore è dovuto allo spasmo muscolare dell’uretere conseguente alla presenza di un calcolo ed è presente anche se il calcolo non determina ostruzione al flusso urinario. In caso di ostruzione, l’aumento della pressione stimola la sintesi ed il rilascio di prostaglandine che induce lo spasmo della muscolatura liscia.

Fra i sintomi, il più comune è il dolore addominale acuto con irradiazione verso il basso, fino all’inguine, talvolta fino ai genitali. Il dolore può localizzarsi anche al fianco e posteriormente a livello lombare. L’entità del dolore non è commisurata alle dimensioni del calcolo: calcoli molto piccoli possono dare dolore molto intenso e frequentemente l’irradiazione del dolore si sposta man mano che il calcolo procede nell’uretere verso la vescica. Il dolore cessa quando il calcolo passa nella vescica (dove spesso subito dopo viene eliminato). Il cessare del dolore, tuttavia, può essere anche dovuto al fatto che il calcolo si è arrestato nell’uretere.

Tale evenienza può impedire il normale deflusso di urina attraverso l’uretere; in questo caso si assiste alla dilatazione dell’uretere e in seguito del rene che può seriamente danneggiarsi e comportare infezioni. Tale condizione è rilevabile con una ecografia renale e, a volte, è necessario intervenire per via chirurgica, endoscopica o con il bombardamento con onde d’urto.

Fra gli altri sintomi, possono riscontrarsi ematuria, cioè la presenza di urine rosse per perdite di sangue, nausea, vomito.