La questione del grano

La stragrande maggioranza della popolazione si nutre di grano. A parte gli americani e gli europei, il resto dell’umanità vive di cereali. Le popolazioni più povere non hanno altra fonte alimentare. Sapere che i bambini africani moriranno di fame e vi sarà una carestia a causa di ciò che capita nel centro Europa, è un fatto che merita il giudizio più esecrabile.

Abbiamo ormai capito che ogni angolo del pianeta è interconnesso con tutti gli altri. Se qualcosa non va bene in Australia, non preoccupatevi, gli effetti cadranno anche sulla nostra testa.

Non voglio fare altri esempi, perché avete sicuramente l’immaginazione per capirne a sufficienza. 

Fino a quando si trasferiscono le armi da un Paese all’altro, nel corso di un conflitto, sembra del tutto normale. E normale è. Anzi, in genere, i conflitti scoppiano dopo che già si sono trasferite le armi. E fin qui, tutto normale. 

Altra cosa è invece la questione del grano. Il grano è la fonte energetica più importante per l’umanità. Più di quanto lo sia la carne. La stragrande maggioranza della popolazione si nutre di grano. Lasciate perdere gli americani e gli europei, il resto dell’umanità vive di cereali. Le popolazioni più povere non hanno altra fonte alimentare. Questo conflitto ha interrotto il flusso di questa fondamentale fonte alimentare per buona parte dell’Africa e per altri Paesi poveri. 

Sono giorni che tra Ucraina e Russia discutono su questo delicatissimo tema. Mediatrice la Turchia. Si assiste ad uno stallo pericoloso. Non si può trasportare il grano via ferrovia, l’unico sistema è quello navale. Purtroppo, e capisco questo atteggiamento, gli uni non si fidano degli altri. I Russi garantiscono che sminando il mare antistante Odessa non ne approfitteranno per attaccare quella fondamentale città; gli Ucraini sono perplessi perché temono che quella promessa non sia rispettata.

E così tutto rimane sospeso. Con danni irreparabili sul fronte alimentare e su quello economico. Non dovessero sbloccare questa surreale condizione, cadrebbe in una imperdonabile mancanza di aiuto verso il mondo che ha realmente fame. 

In parallelo a questo, è ancora incendiato il fronte sul Donbass e le cose purtroppo, sembrano destinate a protrarsi ancora per parecchio tempo.

Sapendo che quest’ultimo fatto, pur restando un terribile inferno, è meno grave di quello relativo al commento che ho fatto in precedenza, sapere che i bambini africani moriranno di fame e vi sarà una carestia a causa di ciò che capita nel centro Europa, è un fatto che merita il giudizio più esecrabile che l’uomo possa fare.