Le tragedie accompagnano costantemente la nostra vita. Ci sono quelle che sono a noi vicinissime e quelle che sono spazialmente distanti. Quest’ultime, proprio perché non immediatamente vissute, hanno forse un che di letterario, qualcosa che sembra attutirle. In fondo, è proprio così e direi, tutto sommato, per l’economia emotiva di ciascuno di noi, che è meglio sia così.

Ciò non toglie che accanto agli aspetti fortemente sentimentali, si debba innanzitutto, far lavorare la mente, al fine di porre rimedio, dove sia possibile, alle cose peggiori che possano capitare all’essere umano.

Ditemi voi se la notizia di oggi, gommoni che si rovesciano e persone che annegano, nelle acque gelide del mediterraneo, giovani, donne, bambini non sia un evento insopportabile e non richieda e non solleciti al massimo grado l’attenzione degli Stati europei a porre finalmente fine a queste inumane tragedie che da tempo accompagnano le tristi cronache delle nostre giornate.

Inizia un periodo in cui questi fatti saranno via via più frequenti; da un lato, la stagione più mite, dall’altro, il venir meno, e – questo è un fatto comunque positivo – del conflitto e della guerra all’interno dello Stato Libico, quindi bisognerà che l’Europa si affretti a metter fine a questi scempi ormai intollerabili anche per chi dovesse avere un basso grado di empatia.

In aggiunta, immaginando che tanti profughi, nel territorio nord africano, siano ancora operanti e raccolgano un numero indefinito di “poveri diavoli”, si può presumere che quel flusso migratorio potrà essere sempre alimentato per arricchire scafisti e delinquenti, sulla pelle di povere persone che si trovano destinate ad attraversate insicure e, come più volte visto, tradotte in vere tragedie.

Val la pena inoltre ricordare, dalle descrizioni che ci sono state date, quanto sia infernale soggiornare in quei luoghi di detenzione Libica. Non serve soffermarsi sulle angherie che quelle persone subiscono e su aspetti a tal punto deteriori da non poter essere illustrati in questo commento. Tanto voi sapere benissimo a cosa mi riferisco.

Cosa dire in conclusione? Fare appello a quel senso di umanità che ogni governo civile e democratico deve poter mettere in atto per impedire a queste pagine oscure di essere ancora vergate da sofferenza e morte.