Il capolavoro si è ripresentato nel 2019. Pensavamo a un quadro senza precedenti e, invece, l’anno successivo l’artista ci ha consegnato un’espressione ancora più sfavillante.

All’inizio del giugno 2018 eravamo tutti scettici nei confronti di una lunga elaborazione con un prodotto del tutto fuori luogo, eppure l’opera ci era stata consegnata: governo tra 5Stelle e Lega. All’inizio del settembre di quest’anno, un’ulteriore prova di sublime maestria: l’artista è riuscito a sfornare una tela del tutto inconsueta. Due espressioni, una di seguito all’altra che meritano davvero il plauso per l’industriosa e febbrile abilità immaginativa.

Il secondo governo 5Stelle-Pd è sembrato un’altra opera divina. Una divinità burlona, ovviamente. Mettere assieme, saldare il dritto e il rovescio è indubbiamente un’arte non ascrivibile alla facoltà umana. Eppure, tutto questo è successo. Increduli, ma questa giravolta è capitata per ben due volte di seguito.

Qual è la costante che ha permesso una giravolta di questo tipo? Si potrebbe dire che sia il movimento di Grillo: era nel primo come nel secondo esperimento. Ma non è poi così. I 5Stelle hanno modificato le loro rappresentanze e hanno subito sostanziali trasformazioni per passare da un esperimento all’altro. La vera costante, la figura che ha fato e fa da perno a tutto questo è il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Ditemi voi, se nella nostra storia può essere riconosciuta una figura capace di simili miracoli. Né De Gasperi, né Fanfani, figuriamoci Berlinguer, nemmeno Moro e tolgo anche il funambolico Andreotti, infine escludo pure il fine De Mita e il rubicondo Craxi, nessuna di queste autorevoli figure è riuscita a fare quanto sta compiendo l’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri.

Era mia intenzione illuminare anche questo tratto, che per lo più rimane sepolto nell’oscurità e nel totale disinteresse. Tutti volti, me compreso, a vedere cosa combinano i Ministri, oggi, come allora. È raro, pertanto, illustrare certe virtù che, a conti fatti restano ai margini. Ma io ho inteso, almeno oggi, non passarci sopra.

Non so che cosa accadrà dopo il varo di questa finanziaria, intoppi, nodi, spine si troveranno lungo il cammino del governo giallo rosso. Sapranno superarli? Difficile rispondere, posso solo affermare che avendo un cocchiere con simili attitudini, non posso escludere che sappiano pure attraversare l’inferno.

Certo è che siamo ormai abituati a correre su un filo teso, sempre inclini alle incertezze e ad improvvisi brividi prodotti dal funambolismo in carica.

Non va bene, così non va bene, lo spettacolo è meglio assisterlo al circo o tutt’al più al cinematografo. l’Italia avrebbe bisogno di uno standard più conforme alla tranquillità, non solo per dormire meglio, ma per svegliarci con quella saggia voglia di svolgere i propri compiti, avendo dalla propria qualche rassicurante certezza.